“È SEMPRE LA STESSA STORIA”: Una bella recensione del mio amico Emilio Vittozzi

Una bella recensione del mio amico Emilio Vittozzi sul libro “È SEMPRE LA STESSA STORIA” de I FIGLI DI GIANNA edito dalla casa editrice Il Quaderno EdizioniProprio un po’ di giorni prima che sul web si scatenasse una virtuale battaglia contro la trasmissione “Il boss delle cerimonie” in onda sull’Emittente Real Time, è uscito alla chetichella un libro scritto dai figli di Gianna, Tonino e Carmine. È un libro che si fa leggere con estremo interesse, dalla prima all’ultima riga. I protagonisti sono i diciassettenni Marco e Giovanni, Maria, Peppe “Portobello”, Carmine e Pamela. La location principale dell’intera opera è Via Bakù, confine del mondo, deportazione, cemento e sogni, a nù passo d’a città. Una zona in cui vivere equivale a… sopravvivere. Con una vecchia Vespa ad inseguire Rimini e… scippi di finti rolex a grassi tedeschi al Porto di Napoli. Marco 17 anni, Amico del cuore del coetaneo Giovanni; Maria, sogno erotico di Marco; Peppe “Portobello”, ricettatore di ogni cosa rubata ma non spacciatore di droga; Carmine Francese, miglior commerciante di tessuti a San Giuseppe, detto ‘o tedesco, fascista da sempre, amante di Benito Mussolini; Pamela, stupendo trans. Ed ancora, Pineta Mare, Licola Litorale Domizio e Napoli, con le sue buche, paragonabile ad una pista di golf. Così si snoda la vita del giovane dalla faccia bucherellata con in testa solo il Calcio Napoli, Giovanni, di pari passo con quella di Marco, sempre in attesa di un “Si!” da Maria; l’accumular di denaro da parte di Peppe, condensato di colesterolo, trigliceridi, transaminasi e problemi cardiaci; il pensionamento psico-fisico-economico di Carmine insieme a sua moglie Concetta; il fascino senza discussione di Pamela, un metro e settanta, capelli biondi lunghissimi, corpo flessuoso, morbido, delicato, soffice, focoso. È un’altra Napoli, un’altra Provincia quella di cui parlano Tonino e Carmine, molto differente da quella “ufficiale”, ma che pure esiste, ai margini di ogni quartiere della terza città italiana. È la vita di altre persone, che puoi incontrare nel traffico della Capitale del Sud, su un tram che raggiunge il Porto di Napoli, su un pullmann che conduce a Scampia. È la vita di qualcuno che potrebbe essere tuo vicino di quartiere, anche se non lo sai. È la vita di qualcuno che potrebbe essere amico di un tuo congiunto, di un tuo parente, di un tuo amico. È la vita di una Napoli bordeline, underground, kicht, pacchiana, volgare, senza futuro anche se con il presente. È la Napoli di Rosario Miraggio, Teresa Langella, Alessio. È la Napoli di Napoletani e Maghrebini, Marocchini e Cinesi, Tedeschi in canotta e cafoni di provincia, pizze fritte e kebab. È la Napoli di Tonino e Carmine…

I FIGLI DI GIANNA

“È SEMPRE LA STESSA STORIA”

(prefazione di Gaetano Amato)

Il quaderno edizioni

€ 10,00

EMILIO VITTOZZI

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