Vico Maddalenelle degli Spagnoli a Napoli dov’è? Mah! Sarà nella zona dei Quartieri Spagnoli… Si, proprio lì, a pochi passi dalla centralissima Via Toledo.
Dal 6 luglio di tre anni fa, in un locale assai caratteristico c’è la Pizzeria con Friggitoria “’Ntretella”, aperta tutti i giorni per tutto l’anno, dalle 12 alle 24.
Da quel dì, la neonata attività commerciale si è pubblicizzata con passaggi sugli schermi delle stazioni ferroviarie e con il “passaparola” dei clienti.
La pizzeria, che ha ben 100 coperti, è frequentata da “bella gente” (turisti, artisti, VIP), attratti dalla bontà dei prodotti offerti e dalla peculiarità della struttura, che assomiglia molto ad un “Museo” con attrezzi da lavoro, di un tempo che fu, in bella mostra, con una pavimentazione stradale, con le mura portanti di una segheria.
Ci lavorano ben 13 persone: deus-ex-machina Mariarosaria, mix di arguzia, simpatia, dinamismo. E’ attorno a lei, infatti, che tutto ruota, a cominciare dal simpaticissimo Emilio, il cameriere “chiattone”.
Il rapporto qualità-prezzo è ottimo ed, in più, non si paga né coperto, né servizio, con wifi gratuito free!
Detto questo ci si imbatte nella tovaglia di carta che poi è il menù su cui è dettagliata tutta l’offerta.
Le pizze sono ben 26: le più caratteristiche sono “Fornarina”, “Bolognese”, “Fiori di zucca e ricotta”, “Parmigiana”, “Carcioffola”.
Le pizze fritte 3: “Montanara”, “Genovese”, “Completa”.
Da precisare che le verdure e gli ortaggi adoperati, rigorosamente stagionali, provengono da un orto a conduzione familiare situato in pieno Parco Regionale del Taburno (una zona che non tutti conoscono ma che meriterebbe maggiore visibilità!) mentre gli antichi pomodori di Napoli Agrigenus, il sale marino di Trapani e il chinotto di Savona sono presidi Slowfood.
Non manca il fritto di terra (crocchè di patate, arancino, frittatina di bucatini, fiori di zucca in pastella), né il fritto di mare (calamari, gamberi rossi, alici di Pozzuoli, baccalà fresco a trancetti, fritto di alici di Pozzuoli), né salumi e formaggi.
Da bere? Una Falanghina denominata (con intelligenza tutta partenopea) Brut(to) “Terrone”, Aglianico di Paupisi, birra alla spina.
I dolci sono tutti artigianali (in primis, la delizia al limone di Amalfi!) così come i digestivi finali (sublime l’arancello!).
Caratteristica della Pizzeria “’Ntretella” il menù bimbo che comprende una margherita a libretto, patate fritte, ½ acqua, dolcetto o gelato naturale.
Il tutto in un ambiente pulito, fresco, con personale attivo ma non invadente, che ti permette di gustare tutto senza affanni (se non ci sono clienti in attesa…).
Andateci, ne vale la pena: parola di Emilio Vittozzi
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