di Emilio VittozziIndiscutibilmente è un libro “datato” ma che assolutamente non ha perso la sua fresca attualità: è la biografia di un pastore che ha toccato il cuore della gente, di cui si sente l’assenza essendo morto il 20 aprile 1993.
Un Uomo di Fede autenticamente pastore, nel senso più spirituale del termine: amato e stimato da credenti ed atei, anziani e giovani, uomini e donne, di ogni parte d’Italia… Un pastore semplice e generoso passato nel cielo della Chiesa italiana come una cometa, lasciando una scia luminosa dietro di sé: don Tonino è stato il profeta dei poveri, il fratello di tutti, l’apostolo della non violenza, il pastore del dialogo e del sorriso.
Un Vescovo contrastato da una certa parte della Chiesa, quella retrogada e conservatrice e del mondo politico, nello specifico l’area democristiana-fascista dell’epoca: nonostante ciò non ha mai avuto paura di schierarsi apertamente al fianco degli “ultimi”!
Famosissime le sue lettere al fratello marocchino, a Gennaro l’ubriaco, a Giuseppe l’avanzo di galera, a Mohamed il diverso, a Maria la pecorella smarrita, a Marcello il randagio dei marciapiedi, ad Alfonso il disoccupato, ad Antonio il pescatore solitario: tutti presenti, in corpo o in spirito, per l’ultimo saluto al fratello vescovo che li ha compresi ed aiutati, fra le cinquantamila persone alle esequie.
La sua porta di casa era sempre aperta, senza formalità; lui stesso rispondeva al telefono…
Persona assai diversa dai vari Bertone, Marcinkus, Giordano, ecc. ecc….
Molto vicino a San Giovanni Bosco, Padre Puglisi, don Gallo, don Diana…
Don Tonino Bello è autore, fra l’altro, dell’affascinante “Alla finestra della speranza, di “Maria, donna dei nostri giorni” e di “Parole d’amore”, i cui diritti sono a favore di “Pax Christi”, di cui fu eletto Presidente Nazionale nel novembre del 1985.
Detestato da Indro Montanelli, si rifaceva a Gandhi, Martin Luther King, Lanza del Vasto, Primo Mazzolari, che, in un certo senso, ispirarono la Marcia della Pace a Sarajevo nel dicembre del 1993.
Il libro è veramente per tutti: parola di Emilio Vittozzi!
Un Uomo di Fede autenticamente pastore, nel senso più spirituale del termine: amato e stimato da credenti ed atei, anziani e giovani, uomini e donne, di ogni parte d’Italia… Un pastore semplice e generoso passato nel cielo della Chiesa italiana come una cometa, lasciando una scia luminosa dietro di sé: don Tonino è stato il profeta dei poveri, il fratello di tutti, l’apostolo della non violenza, il pastore del dialogo e del sorriso.
Un Vescovo contrastato da una certa parte della Chiesa, quella retrogada e conservatrice e del mondo politico, nello specifico l’area democristiana-fascista dell’epoca: nonostante ciò non ha mai avuto paura di schierarsi apertamente al fianco degli “ultimi”!
Famosissime le sue lettere al fratello marocchino, a Gennaro l’ubriaco, a Giuseppe l’avanzo di galera, a Mohamed il diverso, a Maria la pecorella smarrita, a Marcello il randagio dei marciapiedi, ad Alfonso il disoccupato, ad Antonio il pescatore solitario: tutti presenti, in corpo o in spirito, per l’ultimo saluto al fratello vescovo che li ha compresi ed aiutati, fra le cinquantamila persone alle esequie.
La sua porta di casa era sempre aperta, senza formalità; lui stesso rispondeva al telefono…
Persona assai diversa dai vari Bertone, Marcinkus, Giordano, ecc. ecc….
Molto vicino a San Giovanni Bosco, Padre Puglisi, don Gallo, don Diana…
Don Tonino Bello è autore, fra l’altro, dell’affascinante “Alla finestra della speranza, di “Maria, donna dei nostri giorni” e di “Parole d’amore”, i cui diritti sono a favore di “Pax Christi”, di cui fu eletto Presidente Nazionale nel novembre del 1985.
Detestato da Indro Montanelli, si rifaceva a Gandhi, Martin Luther King, Lanza del Vasto, Primo Mazzolari, che, in un certo senso, ispirarono la Marcia della Pace a Sarajevo nel dicembre del 1993.
Il libro è veramente per tutti: parola di Emilio Vittozzi!
CLAUDIO RAGAINI
“Don Tonino fratello vescovo”
Edizioni Paoline
1994
“Don Tonino fratello vescovo”
Edizioni Paoline
1994
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