Da sabato 2 settembre a sabato 30, con ingresso libero, è allestita nel Palazzo delle Arti di Napoli (PAN), sito in Via dei Mille n.60, la settima edizione della Mostra Internazionale sulla Musica e i suoi Linguaggi “Rock”, da un’idea di Carmine Aymone e Michelangelo Iossa, con il Patrocinio del Comune di Napoli – Assessorato alla Cultura e al Turismo.
“Mai avremmo immaginato di giungere alla settima edizione di un’idea, di una mostra nata da un appunto a matita su un taccuino pieno di sogni-rock: una mostra che originariamente doveva occupare solo una manciata di giorni a cavallo tra il 2010 e il 2011…” scrivono sul depliant dell’iniziativa i due autori della mostra.
Finora ben oltre 77mila visitatori hanno visitato le varie edizioni; la settima ha per leit-motiv il numero 7: come i giorni dei cicli lunari, le bande di frequenza in cui si suddivide l’arcobaleno a livello cromatico, le note musicali…
In quest’edizione c’è un settore dedicato ad Elvis Presley, nel quarantesimo anniversario della scomparsa del “Re del Rock”; ci sono i Punk; c’è il Rock “maledetto”; ci sono i “Bee Gees”; ci sono i Doors; ci sono i Pink Floyd; ci sono i Traffic; c’è Jimi Hendrix; c’è David Bowie; c’è Michael Jackson; ci sono i Beatles…
Come ben si evince ci sono esponenti musicali per tutti i gusti, con aree di proiezioni e di ascolto.
Chi scrive, in modo particolare, è stato attratto dalle sezioni dedicate ad Elvis Presley e ai Beatles…
“Prima di Elvis non c’era niente” affermò un giorno John Lennon, a testimonianza della grandezza mondiale del messaggio musicale del “Re del Rock”, di cui i visitatori potranno ammirare la camicia militare originale indossata durante il suo leggendario servizio di leva a Friedberg, l’originale suo distintivo da sceriffo della Contea di Shelby, lettere, foto ed altro ancora.
Elvis vuol dire 149 dischi d’oro, platino e multiplatino; unico artista ad essere inserito in quattro Hall of Fame: Rock, Gospel, Country e Rockbilly; la sua casa è stata dichiarata monumento nazionale ed è la seconda casa più conosciuta d’America dopo la “Casa Bianca”; il suo concerto “Aloha from Hawaii” fu visto da più di un miliardo di persone (meno persone videro lo sbarco sulla Luna!).
Basta per far capire a tutti la grandezza di Elvis Presley?
La sezione dedicata ai “Bee Gees” ri-porta il visitatore al 1977, anno de “La febbre del sabato sera” con Tony Manero, alias John Travolta.
Oggi Barry è l’unico sopravvissuto: il fratello più piccolo Andy è morto per problemi cardiaci nel 1988, Maurice il 12 gennaio del 2003 per un attacco cardiaco, Robin il 20 maggio del 2012 di cancro.
E poi gli abiti di scena del “Duca Bianco” (David Bowie), di Michael Jackson, con foto, manoscritti, lettere di vario genere di tanti Artisti del Rock.
Sabato 30 settembre gran party di chiusura “Disco fever Night Party” con proiezione del film “Saturday Night Fever”.
E tu che mi leggi, non pensi di andarci, da solo o in compagnia?
EMILIO VITTOZZI
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