Sedici scrittori riuniti per Pino Daniele, con una introduzione di Federico Vacalebre e un ricordo di John Turturro.
Un libro scritto a trentadue mani con un solo leit-motiv: Pino Daniele.
La Città di Napoli è ancora “impregnata” dall’umanissima Arte di Pino…
Vacalebre, nell’introduzione, si domanda “perchè nella città dove nulla funziona si è riusciti in poche ore a organizzare perfettamente un funerale con centomila persone in piazza del Plebiscito?”…
Forse la risposta è perchè Pino Daniele è stato il magnifico cantore di una città senza oleografismi, ammiccamenti, ridondanze folcloriche…
Ed ecco perchè sedici amici, scrittori o giornalisti, hanno dato vita a questo libro, ciascuno con un racconto liberamente ispirato da una canzone del Pino “nazionale”: Maurizio Braucci (Operatore sociale “onorario” della Regione Campania dal 2008), Antonella Cilento, Marco Ciriello, Maurizio de Giovanni (onnipresente), Diego De Silva, Francesco Durante, Francesco Forlani, Enrico Ianniello, Peppe Lanzetta (il mio preferito – n.d.R.), Lorenzo Marone, Titti Marrone, Antonella Ossorio, Silvio Perrella, Angelo Petrella, Luciano Scateni (volto noto di RAI 3 Campania)e Brunella Schisa.
I titoli dei sedici capitoli sono un “crescendo rossiniano-danieliano”: Bella ‘mbriana, Terra mia, Notte che se ne va, Sulo pè parlà, Je sò pazzo, Quanno chiove, E cerca ‘e me capì, Appocundria, Donna Cuncetta, Alleria, Quando, Lazzari felici, Santa Teresa, Viento, Sotto ‘o sole, Napule è…
Se è vero che la mia canzone preferita è “Terra mia” (che mi ricorda di quando vivevo e lavoravo lontano da Napoli…), il capitolo che più mi ha colpito è “Donna Cuncetta” di Peppe Lanzetta. Ma tutti, e sottolineo tutti, sono scritti godibilissimi.
Per cui io invito ad acquistare questo libro edito da una casa editrice indipendente (che con la sua libreria è divenuta un punto di riferimento ed un luogo di raccolta per molti amanti della Cultura scritta!).-
HO SETE ANCORA
Iocisto edizioni
€ 14,50
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