Terme senz’acqua clienti a casa. Sembra uno scherzo invece è la pura verità e succede nella mia città! L’acqua è poca e la papera non galleggia affermavano così negli anni ottanta un trio di comici napoletani i Trettre. E forse proprio per questo oggi i clienti ed i dipendenti sono dovuti ritornare a casa. Non ci voleva in complesso che fa acqua da tutte le parti, tra scioperi, gli stipendi mancati, i lavoratori non percepiscono lo stipendio da otto mesi, ci mancava solo la mancanza d’acqua. Ciò nonostante si assume nella Sint la società che ha il patrimonio delle terme. Strano, è come se in una latteria mancasse l’acqua, in una pescheria il pesce, in una panetteria il pane o in un bordello mancassero prostitute, ma da noi accade anche questo. Di chi è la colpa? La risposta già la so: della sinistra che ha affamato e assetato le terme per venti anni. Ma da quanto tempo governa la nuova amministrazione? Da due anni! in due anni si poteva pensare al problema acqua in una “industria” dove si li lavora con l’acqua? Non c’è niente da fare i soliti comunisti! Prima mangiavano i bambini oggi rubano acqua alle terme. E pensare che la mia città, Castellammare di Stabia è la città delle acque! D’altronde ci siamo abituati c’è ancora chi mi sfotte e dice che a Castellammare siamo l’unico paese al mondo dove riusciamo a bruciare anche l’acqua: chi non ricorda l’incendio dello stabilimento dell’acqua della Madonna?
La CGIL aziendale ha diramato un comunicato con il quale ha un po’ scherzato, ma si sa quando si scherza si dice sempre la verità!
“Gli antichi detti napoletani non si smentiscono mai: il calzolaio con le scarpe rotte e il sarto con le pezze al culo, e le terme restano senza acqua. Oggi 23 giugno alle terme non è stato possibile effettuare le cure, e questa volta la causa non sono i pignoramenti o uno sciopero, ma problemi tecnici aziendali. I 500 clienti giunti questa mattina al solaro sono stati allontanati senza poter effettuare le cure: di chi sono le responsabilità? Gli amministratori cosa guardano? L’amministratore ed il sindaco cosa guardano? Forse il sindaco è troppo preso dal cambio del direttore generale e del cda che sicuramente aggraveranno di più il bilancio delle terme? Se questo è l’inizio, come diceva il sindaco, di staccare la spina, allora povere terme, povera Castellammare”.
Che dire :l’acqua è poca e la papera non gallegia…ma se l’acqua non c’è la papera muore!
Tonino Scala
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