Ermanno Rea torna a parlare di Napoli e lo rifà tornando sui passi di Mistero napoletano. Lo rifà con due storie napoletane ricche di amore e passione. In queste pagine traspare un amore smisurato per la città di Napoli. La voglia di farcela, la voglia di ridare un nuovo volto a Partenope, una città immobile ferma nel tempo e nei suoi innumerevoli problemi. Napoli e la sua gente, il presente e il passato di una città e di un’intera nazione affamati di speranza e di futuro. Rea torna a parlare di Napoli facendo parlare Francesca la protagonista del suo romanzo. Questa volta però Francesca torna a Napoli nelle vesti di un fantasma. Francesca la presunta donna scandalo che si era suicidata, torna nella città di Partenope. Torna per ridare speranza per tornare a far sognare per dare la speranza di una nuova etica di resurrezione. Etica perché è una sorta di imposizione che dobbiamo darci per salvarla e per salvarci. Il romanzo in questione è la Comunista edito dalla casa editrice Giunti pag 139. Due racconti la comunista appunto e l’occhio del Vesuvio. Una tela narrativa appassionata dedicata a Napoli. Francesca imprevedibile, tagliente e di una freschezza ruvida è la protagonista del primo racconto. Francesca che torna come gesto, atto d’amore nei confronti dello scrittore, nei confronti di Napoli. Una città da salvare una città che deve uscire dal fosso per dirla alla Gramsci e che può farlo solo con sue forze. Ciò accadrà solo se uomini e donne sapranno abbandonarsi all’entusiasmo dell’impossibile, a progettare e vivere una propria utopia. Questo il messaggio che Francesca vuole portare a tutti noi. Nel secondo racconto protagonisti oltre al Professore Ammendola un collezionista di libri ed un polacco Tadeusz ci sono il Vesuvio ed una libreria. Il Vesuvio che non fa paura ciò che teme il prof è l’accidia di noi napoletani e della nostra classe dirigente. La trama è lineare, sovrastata dalla presenza minacciosa del Vesuvio, trasformato esso stesso in attore, personaggio neppure troppo secondario della vicenda. Distruggerà Napoli? La domanda è ripetutamente evocata. Un grazie ad Ermanno Rea per questo bel regalo. Un libro da leggere tutto d’un fiato.
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