La posizione di Sel sulla vicenda Melito

Tratto da Cronache di Napoli A Pagina 16

Dimissioni di Carpentieri, maggioranza coesa L`opposizione va all`attacco  Melito, il sindaco si è recato dal prefetto

 `BUFERA` A MELITO

 Carmine Russo e Tonino Scala (SeL):  “Sulla crisi è in atto una grave mistificazione “

 Dimissioni di Carpentieri, il giorno delle reazioni   // sindaco sì è detto vittima della camorra. I capiruppo di minoranza: siamo coesi  MELITO  – Le dimissioni di Venanzio Carpentieri (nel riquadro in alto) sono arrivate nella giornata di giovedì e ieri è stato il giorno delle reazioni. “Ringrazio i sindaci per la loro solidarietà e sono deciso a non fermarmi alle sole dimissioni, ma a denunciare per fare luce su tutto quello che succede”. Così si è espresso il sindaco di Melito, riferendosi alle dimissioni presentate nella giornata di giovedì scorso. “I problemi sono molti e abbiamo dato un forte segnale, sono andato già dal prefetto e non ho intenzione di fermarmi, dobbiamo arginare  l`espansione camorristica”, ha detto il primo cittadino. “Voglio andare fino infondo a questa storia. Ve faccio una questione di agibilità democratica. E` arrivato il momento di dire basta a certi soggetti che si nutrono dell`abbraccio perverso tra politica e criminalità”. Dal primo cittadino è arrivato un appello alle forze “sane presenti nelle fila della minoranza, in modo da isolare chi non ricerca il bene di Melito “. “Le dimissioni del sindaco di Melito nascono in uno scenario inquietante, su cui è bene che si concentri,rapidamente,  l`attenzione del ministro dell ` Interno “, ha invece dichiarato Luisa Bossa, deputata del Pd, componente della commissione antimafia che chiede l`intervento del ministro Cancellieri. Le fa eco a senatrice del Pd Teresa Armato: “In Campania il sindaco di Melito, Venanzio Carpentieri, ha annunciato le sue dimissioni a seguito, sono le sue parole, di `preoccupanti minacce eseguite da personaggi poco raccomandabili e su mandato politico`. Ciò fa sospettare la presenza della camorra nelle vicende politiche di questo comune campano “. Teresa Armato, componente della  commissione bicamerale Antimafia aggiunge: “Si tratta di azioni intimidatorie, denunciate anche alle forze dell`ordine, nei confronti di consiglieri di maggioranza per provocarne le dimissioni e per far cadere l`attuale giunta. Il sindaco, infatti, esponente del Pd in carica dal maggio 2011, è riuscito a governare anche grazie ali `appoggio di due consiglieri che, eletti nel Pdl, hanno deciso poi di passare con il centrosinistra, garantendo in tal modo la maggioranza per amministrare”. I capigruppo consiliari di Pd, Udc, Idv, Autonomi per Melito con Carpentieri sindaco, Lista civica per Carpentieri sindaco, che sostengono l`amministrazione comunale hanno precisato che “la maggioranza di governo è unita e coesa intomo alla figura del sindaco Carpentieri e della sua giunta”. Nessuna frizione esiste all`interno della maggioranza, secondo gli estensori della nota, “che anzi non è mai stata così compatta come in questo momento in cui si è deciso di continuare la strada intrapresa, che conduce ad un orizzonte di legalità e democrazia. Andiamo avanti nell`obiettivo di ripristinare a Melito le condizioni di vivibilità e agibilità democratica, che oggi appaiono fortemente compromesse”. La nota diffusa porta la firma dei capigruppo Alfredo Mariani (Pd), Giovanni Barretta (Udc), Gennaro Maisto (Idv), Giuseppe Chiantese (Civica per Carpentieri sindaco), Luigi Amelio (Autonomi per Melito con Carpentieri). Non è mancato l`intervento di Cannine Russo, segretario cittadino di Sei e di Tonino Scala, responsabile provinciale Enti locali Sei: “Sulla crisi di Melito –  dichiarano – è in atto una grave mistificazione della realtà e degli avvenimenti che hanno portato alle dimissioni del sindaco. Quest `ultimo non può dichiarare genericamente di essere vittima di qualcuno che fa politica spalleggiato dal `guappo di turno `: con colpevole ritardo ha il dovere di fare nomi e cognomi di queste persone che utilizzano questi metodi e soprattutto deve fare i nomi e cognomi di coloro che si lasciano utilizzare, altrimenti più che una denuncia appare una minaccia e non vorremmo trovarci tra venti giorni che le dimissioni ritirate e con la stessa maggioranza di oggi in una ritrovata `pace sociale `. Si impegni in atti concreti per combattere la criminalità”. E in aggiunta alle dichiarazioni, è arrivata anche quella di Bernardino TucciUo, assessore comunale di Napoli: “Solidarietà al sindaco di Melito, ma bisogna ben chiarire sulla natura e sui termini delle minacce che arriverebbero per la terza volta. Bisogna anche sottolineare che sul passato scioglimento per camorra a Melito, lo stesso sindaco Carpentieri non si è mai espresso”.

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