“Una proposta concreta per la ricapitalizzazione ed un approccio per un valido piano industriale che faccia ripartire le Terme di Stabia”. A lanciarla ed a sottoscriverla sono stati 14 consiglieri comunali: Annamaria Maiello, Antonio Carrillo, Catello Gargiulo, Ciro Cascone, Antonio Alfano, Antonio Sicignano, Maurizio Apuzzo, Alessandro Zingone, Francesco Saverio Esposito, Maria Rita Ciliberto, Salvatore Vozza, Francesco Iovino, Salvatore Russo e Antonio Pannullo che, in attesa di altre eventuali adesioni, lanciano un appello “a quanti si riconoscono nell’opposizione a questa amministrazione ed a quanti altri hanno a cuore le sorti di Terme, di aderire”. Sottolineando inoltre che “il tema Terme va svincolato dalla sessione di bilancio”. Nella richiesta, che lunedì sarà inoltrata al presidente del consiglio comunale ed la sindaco Bobbio, chiedono la convocazione di un’assise cittadini con all’ordine del giorno “la modifica dell’art.6 dello statuto sociale della partecipata Terme di Stabia S.p.A.” e “Atto di indirizzo volto alla ricapitalizzazione della partecipata Terme di Stabia S.p.A. mediante conferimento, parte in danaro e parte in godimento, a tempo determinato di bene immobile”. Relativamente al primo punto, poichè lo statuto non prevede il conferimento di beni in natura, la proposta dei 14 consiglieri comunali prevede di integrare lo statuto di Terme di Stabia S.p.A. aggiungendo, all’art. 6, un ulteriore ultimo comma del seguente tenore letterale: “Al capitale possono essere effettuati conferimenti sia in danaro sia in natura, fatta eccezione per i conferimenti aventi ad oggetto la proprietà di beni immobili”. Inoltre, la proposta prevede di modificare le quote azionarie di possesso di Terme di Stabia, oggi suddivise come 98,1% Sint e 1,9% comune, anche in considerazione del fatto che “non vi è alcun impedimento formale nè sostanziale alla modifica dei rapporti azionari attuali” scrivono. Per questo, la ricapitalizzazione delle Terme potrebbe essere fatta, secondo la proposta dei 14 firmatari, per la nuova quota SINT S.p.A. (22,21%) mediante conferimento in godimento per anni 5 del complesso denominato “balneoterapia”, per il valore di complessivi euro 1.290.000 (258mila euro per ogni anno), e per la quota Comune di Castellammare di Stabia (77,79%) mediante conferimento in danaro di euro 4.518.271, in parte destinando l’eventuale avanzo di amministrazione del rendiconto per l’esercizio 2011 ed in parte attingendo a risorse a carico dell’esercizio 2012, visto che trattasi di spesa impegnabile anche in attesa di approvazione del bilancio di previsione in quanto non frazionabile, così come, peraltro, già avvenuto per altre spese pari a circa 650mila euro, come si evince da attestazione del dirigente del settore EE.FF, con riduzione delle spese non obbligatorie iscritte nel ritirato bilancio 2012 a favore del capitolo relativo al conferimento per Terme di Stabia.
Di seguito il testo della richiesta:
Al Presidente del Consiglio Comunale
e p.c. Al Sindaco
LL.SS.
I sottoscritti Consiglieri comunali chiedono la convocazione di un Consiglio comunale, secondo quanto previsto dall’art. 29 del vigente Regolamento degli Organi, con i seguenti punti all’o.d.g.:
1) Modifica dell’art.6 dello statuto sociale della partecipata Terme di Stabia S.p.A.
2) Atto di indirizzo volto alla ricapitalizzazione della partecipata Terme di Stabia S.p.A. mediante conferimento parte in danaro e parte in godimento a tempo determinato di bene immobile
Proposta di delibera
Sul primo punto, modifica dell’art.6 dello statuto sociale della partecipata Terme di Stabia S.p.A.,
IL CONSIGLIO COMUNALE
– considerato che, con delibera di G.M. n°195 del 27/12/2011, al Sindaco era stato demandato di rappresentare il Comune di Castellammare di Stabia nell’assemblea totalitaria di Terme di Stabia S.p.A. del 28/12/2011, e che, in quella sede, il Sindaco aveva reso noto che, senza indugio, la Giunta Municipale avrebbe proposto al Consiglio comunale l’adeguamento dello statuto della società Terme di Stabia S.p.A. per consentire il conferimento di beni in natura del diritto di godimento dello stabilimento “balneoterapia” da parte di SINT S.p.A. ai fini della ricapitalizzazione di Terme di Stabia S.p.A.;
– preso atto che l’attuale statuto sociale di Terme di Stabia S.p.A., all’art.6, non prevede la possibilità di conferire beni in natura,
DELIBERA
di integrare lo statuto di Terme di Stabia S.p.A. aggiungendo, all’art. 6, un ulteriore ultimo comma del seguente tenore letterale: “Al capitale possono essere effettuati conferimenti sia in danaro sia in natura, fatta eccezione per i conferimenti aventi ad oggetto la proprietà di beni immobili”.
Sul secondo punto, atto di indirizzo volto alla ricapitalizzazione della partecipata Terme di Stabia S.p.A. mediante conferimento parte in danaro e parte in godimento a tempo determinato di bene immobile,
IL CONSIGLIO COMUNALE
– preso atto dai verbali di assemblea del 27/12/2011 (di SINT S.p.A.) e del 28/12/2011 (di Terme di Stabia S.p.A.) della volontà dell’Amministrazione di adempiere agli obblighi di cui all’art. 2447 del codice civile attraverso il conferimento in natura del diritto di godimento per 30 anni del complesso denominato “balneoterapia” da parte di SINT S.p.A. a favore di Terme di Stabia S.p.A., nei limiti della sua quota di partecipazione pari al 98,1% del capitale sociale, e che, a tal fine, SINT S.p.A. ha conferito, in data 2/12/2011, incarico ad esperto terzo per la redazione della perizia di stima di cui all’art. 2343Ter del codice civile;
– preso atto, dalla proposta di delibera della G.M. al Consiglio comunale prot. 787 del 7/9/2012, della volontà dell’Amministrazione di procedere, per la quota di partecipazione dell’Ente in Terme di Stabia S.p.A., pari all’1,9% del capitale sociale, con conferimento in danaro per l’importo di euro 120.173,50;
– preso atto, altresì, della gravissima crisi di liquidità di Terme di Stabia S.p.A. che coinvolge innanzitutto il personale dipendente che, mostrando grande senso di responsabilità, è ancora in attesa di percepire numerose mensilità arretrate;
– considerato che, pertanto, una ricapitalizzazione basata su conferimento in danaro per l’importo di soli 120.173 euro, benchè sia in grado di risolvere formalmente il problema della necessaria ricapitalizzazione ai sensi dell’art. 2447 del codice civile, non sarebbe tuttavia in grado di mettere la società in condizione di superare la crisi di liquidità;
– considerato che, d’altra parte, il conferimento del diritto di godimento per 30 anni del complesso denominato “balneoterapia” da parte di SINT S.p.A. vincolerebbe per un periodo troppo lungo scelte strategiche sul futuro della società Terme di Stabia S.p.A., anche alla luce dell’attuale situazione economico finanziaria della società stessa e della normativa oggi già in vigore sulle società partecipate;
– preso atto che il patrimonio netto di Terme di Stabia S.p.A. risulta, al 31/7/2012, così quantificabile:
Patrimonio netto al 31/12/2010 euro 305.341 +
Perdita dell’esercizio 2011 euro 3.765.076 –
Perdita dell’esercizio 1/1/2012-31/7/2012 euro 1.648.536 –
(come si rileva dalla situazione infrannuale al 31/7/2012)
Patrimonio netto negativo al 31/7/2012 euro 5.108.271 –
– preso atto che la ricapitalizzazione necessaria a ricostituire il capitale sociale della società almeno di circa i 2/3 di quello precedente (euro 700.000 invece di euro 1.039.297) risulta, pertanto, così quantificabile:
Patrimonio netto negativo al 31/7/2012 euro 5.108.271
Capitale minimo sociale da ricostituire euro 700.000
Totale ricapitalizzazione necessaria euro 5.808.271
– considerato che non vi è alcun impedimento formale nè sostanziale alla modifica dei rapporti azionari attuali della società Terme di Stabia (SINT S.p.A. pari al 98,1% e Comune di Castellammare di Stabia pari al 1,9% del capitale sociale);
– preso atto che il valore del conferimento in natura da parte di SINT S.p.A., come si rileva dalla perizia di stima dell’esperto nominato ai sensi dell’art. 2343Ter cod. civ., è pari ad euro 258.000 per ogni anno di godimento del complesso denominato “balneoterapia”,
DELIBERA
di esprimere formale atto di indirizzo favorevole in ordine:
– alla ricapitalizzazione di Terme di Stabia S.p.A. ex art. 2447 cod. civ. nei seguenti termini:
– alla richiesta da formulare al management di Terme di Stabia S.p.A. di redigere senza indugio un piano industriale idoneo a creare le premesse per il rilancio e lo sviluppo della società, che costituisce una risorsa essenziale per la città di Castellammare di Stabia, onde scongiurare eventuali future inefficienze e/o perdite con conseguente configurarsi di fattispecie di danno pubblico e responsabilità amministrativa.
– quota SINT S.p.A. (22,21%) mediante conferimento in godimento per anni 5 del complesso denominato “balneoterapia”, per il valore di complessivi euro 1.290.000;
– quota Comune di Castellammare di Stabia (77,79%) mediante conferimento in danaro di euro 4.518.271, in parte destinando l’eventuale avanzo di amministrazione del rendiconto per l’esercizio 2011 ed in parte attingendo a risorse a carico dell’esercizio 2012, visto che trattasi di spesa impegnabile anche in attesa di approvazione del bilancio di previsione in quanto non frazionabile, così come, peraltro, già avvenuto per altre spese pari a circa 650mila euro, come si evince da attestazione del dirigente del settore EE.FF, con riduzione delle spese non obbligatorie iscritte nel ritirato bilancio 2012 a favore del capitolo relativo al conferimento per Terme di Stabia.
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