Castellammare di Stabia, 04 ottobre 2012 – Questione trasporti, ma anche legalità, ambiente e lavoro. Si è svolta ieri, presso il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà a Castellammare di Stabia, una conferenza stampa sulla chiusura del tratto delle FF. SS. Castellammare – Torre Annunziata. Un incontro voluto fortemente da SEL per comprendere meglio le ragioni dei pendolari e per spiegare ai media la posizione del partito su una questione tanto dibattuta in città. “Nei cinque anni precedenti all’amministrazione Bobbio – ha asserito Catello Imparato, coordinatore cittadino di SEL – abbiamo cercato di presentare un progetto per lo sviluppo della rete ferroviaria Castellammare/Torre Annunziata. Se si intende creare sviluppo in città, allora bisogna migliorare e potenziare le linee di trasporto pubblico. SEL è contro la chiusura di quel tratto e si batterà per fare in modo che quell’area non diventi edificabile. Oltretutto, chiudere la linea delle FF. SS. significherebbe anche infliggere un duro colpo a Fincantieri che, per ciò che concerne il trasporto di materiale, ha bisogno di quelle rotaie. O forse, c’è qualcuno che intende utilizzare diversamente quell’area?”. Anche per Michele Starace, coordinatore della segreteria cittadina di SEL, bisogna ripristinare la tratta ferroviaria Castellammare-Torre Annunziata. “La chiusura della stazione delle FF.SS. – ha detto il giovane di SEL – è ingiusta. Noi siamo per il recupero del Protocollo d’intesa siglato nel 2008 dal Comune, dalla Regione e dalle Ferrovie dello Stato che improvvisamente e del tutto incomprensibilmente è scomparso. In fondo, anche l’attuale assessore ai Trasporti della Regione Campania, Sergio Vetrella, ha più volte sottolineato l’importanza dei mezzi pubblici sia sotto l’aspetto ambientale sia economico, vista l’attuale crisi. Non vorremmo, così come riportano alcuni articoli apparsi sui giornali negli ultimi tempi, che ci sia la volontà dell’attuale amministrazione di costruire un centro commerciale proprio in quell’area”. Deluso ed amareggiato, Tonino Scala, responsabile provinciale Enti locali del partito di Vendola. “Sono arrabbiato – ha dichiarato l’ex consigliere regionale – per come si sta gestendo la città. Castellammare è, oggi, in mano a pochi che però determinano il futuro di tutti. Non si può mettere sotto i piedi lo sviluppo di una costa per far fare affari ai soliti noti. Trovo strane, inoltre, anche le parole dell’Ascom che dice sì all’apertura di un mega market e sì alla chiusura di un mezzo ecologico come un treno. Sono perplesso anche per quanto concerne le dichiarazioni di Marina di Stabia sulla vicenda, in fondo era anche prevista una fermata delle Ferrovie dello Stato proprio in prossimità del porto turistico. Questo, francamente, succede solo a Castellammare. Impresa e sviluppo possono andare insieme, ma bisogna creare le condizioni per uno sviluppo eco compatibile del territorio e soprattutto bisogna garantire opportunità di lavoro a tutti. Il sindaco pensa ad una via del latte che parte da Palazzo Farnese ed arriva fino a foce Sarno? Ecco, noi siamo finanche per la creazione di nuove volumetrie che però devono creare occupazione e, soprattutto, siamo coi Comitati, con le Associazioni e con tutte quelle forze politiche che stanno dalla parte della città. Pensiamo che la raccolta firme contro la chiusura del tratto Castellammare – Torre Annunziata debba continuare perché la nostra idea di città è in antitesi rispetto a chi pensa di creare tante cooperative Sant’Agostino”. In ultimo, Alessandro Zingone, consigliere comunale di SEL: “Sinistra Ecologia e Libertà ha chiesto un consiglio comunale sulla vicenda della chiusura della stazione delle Ferrovie dello Stato. Abbiamo intenzione di aprire una discussione pubblica su tale questione”.
Prendetevi in carico anche la prossima chiusura della sede dell’ASL!
Tutti gli uffici direttivi ed il personale saranno trasferiti a Torre del Greco. I politi locali sono stati più bravi: hanno scongiurato la chiusura dell’ospedale (come prevedeva il Piano regionale) ed ora…come ulteriore “regalo” otteranno il trasferimento della sede centrale dell’ASL Napoli 3.
Un’altra mazzata per Castellamamre ed un altro colpo alla politica inefficiente.
A dir la verità sig. Giovanni quando ero in consiglio metre altri politici trattavano Primari e direttori il sottoscritto ha sempre lottato per migliorare le infrastrutture ed i servizi. Bisogna tutelare anche la sede centrale? Bene noi ci proveremo con movimenti dal basso nn avendo rappresentanza istituzionale