Oppure Vendola non è un semplice slogan. È la speranza di cambiare il nostro paese. Politica e speranza siano coppia di fatto. Con questo spirito è partita ieri dalla Campania la sfida di Vendola per le primarie del centrosinistra, la nostra sfida per cambiare l’Italia. Perchè si cambia l’Italia se si cambia il centrosinistra. Un viaggio quello di ieri partito in mattinata da Pompei con una visita agli scavi, una visita dall’Italia che crolla dopo il dossier denuncia che il gruppo regionale di Sel nella precedente legislatura aveva preparato e che si è rivelato una profezia. L’Italia crolla e va ricostruita partendo dal sud, partendo dalla cultura che è il vero petrolio del nostro paese. Un viaggio che parte dall’antichità e i suoi valori distante anni luce da una modernità così come nel corso degli ultimi venti anni c’è stata propugnata. La modernità è altra cosa come il riformismo. Riforma non è cancellare diritti, riformare è far progredire l’uomo. Una modernità che deve tener conto, della tutela e del rilancio dei valori come la cultura, l`ambiente e il territorio, la biodiversità, il lavoro, la libertà in un paese dove è stato smontato il senso del legame sociale. Bisogna mettere nell’angolo quella Italietta furba e cinica, l`Italia dei condoni, delle sanatorie, dell`illegalismo e di una classe dirigente senza pudore. Insieme si può fare. Si può fare partendo dal sud, un sud da amare in modo smisurato perché terra pace e di dialogo, crocevia di culture. Quest’Italia oppure Vendola?
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