Ennesimo sabotaggio alla linea ferroviaria Napoli Castellammare. Centinaia di pendolari restano a piedi e vengono caricati su autobus sostitutivi. Verdi Ecologisti e Sel: ” è evidente che la criminalità non vuole che questa tratta riprenda a funzionare. Chiediamo che la Procura intervenga con forza”. ( foto pendolari in autobus stamattina )
“Ennesimo sabotaggio stamattina – denunciano il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli ed il responsabile enti locali di Sel Tonino Scala – sulla linea ferroviaria che collega Napoli con Castellamare di Stabia. Ancora una volta sono stati tagliati fili elettrici lungo i binari e addirittura sono stati messi degli oggetti che impedissero il transito dei treni. E’ chiaro a tutti e ci auguriamo anche alla Procura di Torre Annunziata che è la criminalità che sta cercando di impedire che questa tratta torni pienamente in funzione. Altro che numero esiguo di pendolari su questa linea e sulla stazione si sono posati gli occhi famelici di interessi criminali che immaginano operazioni speculative per fare affari illeciti e cementificare ulteriormente il comune stabiese”.
“Stamattina infatti – continuano Borrelli e Scala – erano centinaia i pendolari che sono rimasti a piedi e l’ autobus sostitutivo della corsa delle 7 è risultato troppo poco capiente per contenerli tutti. I pendolari, gli utenti e la città di Castellammare stanno subendo gravissimi danni da questa vicenda che vede contrapposti i sostenitori della mobilità sostenibile alla criminalità e ad interessi speculativi violentissimi capaci di arrivare in modo spregiudicato a sabotare i binari di un treno. In questi giorni sia a causa dei sabotaggi e stop delle partenze con ritardi clamorosi sia per la scarsa pubblicizzazione della riapertura della stazione molti cittadini sono stati disincentivati ad usare il treno e questo è gravissimo. Al Sindaco di Castellammare indipendentemente dalle sue idee contrarie al trasporto su ferro chiediamo di venire alla stazione e di impiegare un presidio dei vigili urbani lungo la tratta ferroviaria. Infine esprimiamo piena solidarietà al personale delle fs che subisce continuamente intimidazioni e spiacevoli pressioni politiche per non tenere aperta la stazione”.
Caro Scala è un po’ che non mi faccio vivo. La mia vita è cambiata da qualche mese. Una neonata mi tiene molto impegnato e non riesco ancora a raccapezzarmi.
Vabbè. A lei spero vada tutto bene.
Intanto oggi mi sono sorbito l’agitazione della Circum, i cui sindacati credono di dare prova di forza, ma finiranno per autosabotarsi. Alla comunicazione del Fasai-Cisal che annuncia una tregua sul fronte agitazione ho commentato sul blog vesuvianando com segue:
In merito a quello che è accaduto oggi 2 novembre 2012 e non solo oggi alla Circum vorrei ricordare che la forma di protesta adottata è illegittima. Pur nel rispetto e nella considerazione di ogni forma di lotta, trovo che questo sia un modo protervo e sprezzante dei bisogni del cittadino, una prova di forza con l’azienda, che prevede sin dall’inizio come vittima predestinata il viaggiatore privo di alternative al mezzo pubblico. Intanto vi ricordo che molte persone cominciano a invocare come salvezza dai disservizi la privatizzazione della Vesuviana, sentono le vostre proteste come mancanza di considerazione e come disprezzo dei cittadini utenti del vostro disservizio, pagato con abbonamenti e biglietti, in termini di qualità del viaggio da accampamento itinerante. Fasai-Cisal, continuate pure a sentirvi forti così, ma attenzione, la Regione conta sempre meno. L’armonizzazione dei bilanci chiesta dall’articolo 117 della Costituzione riformata impone l’uniformazione alle direttive UE, che impongono tagli e privatizzazioni. Quindi attenzione, potreste ritrovarvi da soli!
Se siete pubblico servizio, allora rispettate le regole:
“Allorché vengano adottate forme di lotta sindacale diverse dallo sciopero che, per entità, durata e modalità d’attuazione, siano tali da provocare una significativa riduzione del servizio pubblico essenziale, dovranno essere rispettati gli obblighi di preavviso, di predeterminazione della durata, nonché di erogazione delle prestazioni indispensabili al fine di salvaguardare il contenuto essenziale dei diritti degli utenti. (Commissione di garanzia per l’attuazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, 17/5/2001 n. 01/55)”.
Auguri di vero cuore, sono contento per lei. La vicenda la conosco bene, proprio ieri ho parlato con alcuni lavoratori che sono disperati. Questo però, non può colpire, con forme di protesta illegittime, gli utenti. Il governo regionale dovrebbe provare a concertare e a non raccontare frottole a chi non riesce più a pagare il mutuo.
Grazie degli auguri!
Avevo espresso la mia considerazione per i problemi dei lavoratori della Circum con delle mail pubblicate dal blog Vesuvianando, che aveva pensato di dare vita a un filo diretto con i cittadini. Io, pur esasperato, sto cercando di capire, perciò avevo chiesto lumi sulla collezione aitunno/inverno dei disservizi. E avevo scritto al blog perché i lavoratori della Circum facciano di tutto per rendersi antipatici e continuavo così:
Perché i lavoratori della Circum non coinvolgono mai i cittadini nelle loro rivendicazioni, proteste, azioni di lotta ecc? Scaricano addosso all’utente i disagi voluti dall’alto e non spiegano niente, sperando magari in azioni di viaggiatori esasperati, i quali, invece ed ovviamente, si sfogano con i primi malcapitati delle biglietterie ad esempio o con il personale viaggiante. Se non fosse per l’informazione di questo ottimo e benemerito blog, dei problemi della Circum, visti dal di dentro, ne saprei poco, quel poco che passa nei distratti articoli di giornale.
Mi può spiegare che succede? Oggi vi siete beccati bestemmie e anatemi e improperi assortiti da parte di molti utenti. Come si fa a solidarizzare con chi protesta o si agita se, senza alcuna spiegazione plausibile, ci procura stress, disagi, problemi al lavoro. Immaginate una persona che non abbia alternative per viaggiare, resta sequestrato in un posto. È un reato questo! Insomma se dobbiamo lottare, facciamolo insieme, altrimenti facciamo solo il gioco di chi vuole il vostro e il nostro male.