Li hanno uccisi per la seconda volta. A distanzi di anni quelle pallottole che hanno tarpato le ali e la speranza di Simonetta Lamberti e di Marcello Torre rievocano in un silenzio assordante. Colpi che fanno male non solo ai familiari, colpi che dovrebbero scolpire il nostro animo. Abbraccio Annamaria e Serena Simonetta, mi sento vicino a loro. Quelle pallottole hanno colpito anche me. Nel silenzio e nel buoi pesto di un paese che si indigna a targhe alterne, Salvatore Di Maio, detto “tore o’guaglione” ha ottenuto la semilibertà. Il nostro è un paese dove le carceri sono diventate delle vere e proprie discariche sociali. Abitate dagli ultimi, da tossicodipendenti, extracomunitari si perché i killer poi escono come nel caso in questione. Ma chi Salvatore Di Maio, chi è “tore o’guaglione” detto anche “faccia d’angelo”. Un nocerino, killer della Nco, ex luogotenente dei Cutolo, coinvolto in quasi quindici omicidi, finito nelle maglie della giustizia anche per omicidi considerati “eccellenti”: come la morte del sindaco di Pagani, Marcello Torre, nel 1980 e quella della piccola Simonetta Lamberti.
Resto perplesso e mi indigno!
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