Tango ad Istanbul

Un tango di libertà

Uno sguardo, un abbraccio e un passo…

 

 

Uno sguardo, un abbraccio e un passo.

Non so ballare, ma ballo.

Ballo e mi sento libero,

libero e bello perché ballo.

Ballo,

ballo un tango,

un tango di libertà.

Un tango di libertà mentre la polizia carica.

La polizia carica e ballo.

Ballo, m’abballene e cervelle e ballo.

Uno sguardo, un abbraccio e un passo.

Un passo e la piazza si trasforma in una milonga.

Ballo e non sono il solo,

è tutta la piazza a ballare.

Istanbul in piazza a danzare,

una danza che si fonde con la speranza.

La speranza di una nuova vita,

la speranza per una nuova vita.

Istanbul oggi balla, ieri cantava Bella ciao.

Istanbul che resiste,

Istanbul che insiste,

Istanbul come Tahrir.

Uno sguardo, un abbraccio e un passo.

Tutta la piazza si avvolge in un tango.

I lacrimogeni partono,

gli occhi iniziano a lacrimare,

ci son le mascherine, ma non bastano.

Uno sguardo, un abbraccio e un passo.

Un passo ad occhi chiusi.

Occhi chiusi per sognare,

occhi chiusi per non lacrimare

occhi chiusi e sguardo fiero…

mentro ballo.

Uno sguardo, un abbraccio e un passo.

Fulminato dalla forza, dalla passione, dall’emozione.

Emozione per la libertà, per la lotta.

Emozione che scaturisce dai gesti che emula il tango,

un tango turco che guarda al mondo.

Uno sguardo, un abbraccio e un passo.

Siamo dalla stessa parte,

unisciti a noi.

Hai la divisa? Che fa!

Siamo un solo corpo, un corpo di ballo.

E allora su, dai, balla,

è semplice, basta uno sguardo, un abbraccio e un passo.

Testa alta, sguardo nobile e possente, occhi chiusi che guardano il mondo.

Uno sguardo, un abbraccio e un passo,

un passo verso la libertà.

 

Tonino Scala

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