Sinistraemezzogiorno.it inizia questa nuova avventura

di Tonino Scala

Perché questo spazio, perchè questo sito www.sinistraemezzogiorno.it perché sinistraemezzogiorno una sola parola? Perché c’è un’esigenza, quello di un paese parolaio, preso tra austerity e larghe intese, di ripartire, di risalire la china. Ma in che modo? Semplice, rimettendo al centro il tema del lavoro, del Mediterraneo e del mezzogiorno. Con Renzi, e non solo, il Sud è stato cassato dall’agenda politica italiana: basta con quella roba vecchia che gli intellettuali continuano a chiamare questione meridionale!  Meglio un simbolo, MariaCarmela Lanzetta, l’ex sindaca di Monasterace, assurta a simbolo della resistenza alla ‘ndrangheta, meglio un volto rappresentativo da far assurgere ad icona per cancellare tutto. Napoli, il Sud, il mezzogiorno d’Italia in un attimo cassati come se non fossero il problema da affrontare per far ripartire la macchina Italia. Se Renzi  è riuscito nel suo intento,  quello di rottamare il peccato è che abbia iniziato dal sud! C’è chi glielo fa rilevare nelle aule parlamentare, ma lui con ironia cialtrona risponde: basta parole, fatti. Quali? Non è dato sapere a noi poveri sudici di un sud che suda, arranca, che ha bisogno di acqua in questo deserto italico e europeo. Un sud che significa 2.7 milioni di persone; di emigranti del mezzogiorno d’Italia, negli ultimi 20 anni. Italiani che hanno  lasciato le loro terre di origine per sopravvivere alla disoccupazione, trasferendosi nel Nord Italia;   114 mila i meridionali che hanno abbandonato il meridione nel 2011 per trasferirsi nel Nord. Preoccupante soprattutto la fuga di cervelli e di giovani. A questo scenario apocalittico va aggiunta la pressione fiscale  che sale, come quella arteriosa rivelata dai dati per Irap e addizionale Irpef: i tributi regionali salgono dal 3.9% (2011) al 4.6% (2012). Questo strumento, questo giornale on line proverà nei prossimi mesi a rimettere al centro del dibattito politico la nostra terrà e lo farà da sinistra, parlando di diritti e di lavoro, l’unica ricetta per ripartire. In bocca al lupo a tutti noi.

 

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