Ti voglio bene Berlinguer

Napoli 9 giugno 2014. A trent’anni dalla morte di Enrico Berlinguer a dieci anni dall’uscita , nel 2004, di “Ti voglio bene Berlinguer” di Angela Longobardi e Tonino Scala, i due autori ripubblicano sotto forma di ebook. “Quando nel 2004 scegliemmo di mettere su carta un nostro personale ricordo di Enrico Berlinguer- scrivono i due autori-  lo facemmo pensando ad un gesto d’affetto verso un grande uomo della sinistra italiana. Da allora sono passati dieci anni, tante cose sono successe, noi siamo cresciuti e cambiati ma immutato è rimasto l’affetto verso la figura di Enrico Berlinguer. Dieci anni fa l’Italia era un altro paese. Un paese diverso. Un paese sconvolto dalla strage dei bambini di Beslan, dall’11 marzo spagnolo, dalla scomparsa in Iraq del giornalista freelance Enzo Baldoni. Un paese che però guardava con speranza alla nuova costituzione Europea, che piangeva per la morte di Marco Pantani e si emozionava per le medaglie portate a casa dai Giochi olimpici di Atene, mentre le radio mandavano “Don’t tell Me” di Avril Lavigne e “Un Senso” di Vasco Rossi. Da una chiacchierata nacque l’idea di questo libro. Oggi come allora il nostro non vuole essere un pensiero nostalgico ma un modo per ricordare chi era Enrico Berlinguer. Ti voglio bene Berlinguer è una raccolta di scritti, pensieri, interviste, frasi, canzoni, film per ricordare Enrico”.  Dal Discorso ai giovani del maggio 1982 allo scritto Unità e Rigore del 1978; dall’intervista ad Eugenio Scalfari sulla Questione Morale agli scritti sulla condizione femminile. E poi i ricordi di chi lo ha conosciuto messe nero su bianco in interviste pubblicate sui maggiori quotidiani italiani. “Sono passati trenta lunghissimi anni dalla morte di Enrico Berlinguer in questo inizio d’estate in un’Italia che cerca speranza e riscatto si ricorda la figura e il pensiero del segretario  generale del Partito Comunista Italiano, dal 1972 al 1984 .Celebrato con film, documentari, libri, francobolli , nel trentennale della sua scomparsa in tanti in questi giorni richiamano alla memoria la figura dell’ultimo vero leader di Botteghe Oscure”.  <<Ognuno – commenta Tonino Scala – ha avuto con Berlinguer un suo rapporto personale anche se l’ha visto una volta sola nella vita . La via democratica al socialismo è una cosa che ancora mi affascina nonostante si sia esaurita la spinta propulsiva per ragioni note a tutti.

 Tra il 1974 e il 1976, Berlinguer vince il referendum sul divorzio, tante consultazioni elettorali, poi il compromesso storico, il sequestro moro, il terrorismo, la società che cambiava, la politica che occupava spazi di vita pubblica, la questione morale rivolta prima ai suoi,  a noi,  per paura che scoprissero, che scoprissimo, il mondo, poi i fischi al congresso socialista di Verona, le parole di Craxi, la direzione del PCI che andava da altra parte.Berlinguer ci lascia un testamento, lo fa da quel palco di Padova la sera del 7 giugno 1984 con il suo stile, con le sue parole semplici e chiare: “Casa per casa, strada per strada”>>.

<<Quando c’era  Berlinguer  – sottolinea Angela Longobardi – mi ricordo poco. Ero una bambina quando Enrico Belinguer è stato segretario del Partito Comunista Italiano. Enrico Berlinguer l’ho incontrato per la prima volta a quattordici anni, sotto forma di manifesto, agli inizi degli anni novanta del secolo scorso. Erano gli anni in cui mi avvicinavo alla politica e in una piccola stanza al primo piano di Corso Vittorio Emanuele a Castellammare di Stabia, su una parete vi era un manifesto con il volto di Berlinguer e la scritta : <<Per Enrico.. per esempio>>. Parole semplici che, però suscitarono la mia curiosità.   Berlinguer l’ho trovato tra le parole dei militanti del partito di Castellammare che lo hanno conosciuto, quando la politica entrava nelle case , nelle scuole e nelle fabbriche come il vento da una finestra aperta. Berlinguer l’ho trovato nelle immagini di repertorio di vecchi documentari . Berlinguer l’ho trovato in un film di Roberto Benigni sotto forma di sagoma. Berlinguer l’ho trovato nei ricordi di Renzo Imbeni, di Isa Ferraguti e di Walter Veltroni  che, nel 2003, contattai, insieme ai ragazzi e alle ragazze dell’allora Sinistra Giovanile, per un’iniziativa.  Ognuno con il suo ricordo personale da trasmettere. Ognuno però a sottolineare  l’idea  di un partito che era comunità.>> L’ebook edito dal Quaderno Edizioni è  in vendita da oggi

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