La partecipazione è arrivata un bel po’ di giorni prima della fatidica data, Sabato 20 Settembre.
Matrimonio in Calabria? Azz, sarà ‘nu pellegrinaggio da Napoli fin laggiù…
Cosicché Emanuele, il mio primo Nipote, si sposa.
Si, ha già superato i 30 anni da un bel pezzo, è Medico Pediatra in un ospedale del profondo Nord, ma è con Teresa la Calabrese, anch’ella Pediatra ospedaliera, che si accinge a costruire un “nido d’Amore”…
Immagino Manu parlare con Terry, in maniera “seriosa”, a mò di Massimo Troisi: “Tu stive ‘nzieme a n’ato, je te guardaje, primma ‘e dà ‘o tiempo all’uocchie pe s’annamurà, già s’era fatt’ innanzi ‘o core…”.
Emanuele, quindi, si sposa: lo stesso Emanuele che visita i giovani pazienti con un grosso naso rosso per divertirli; lo stesso Emanuele che gioca con i Cugini più piccoli, facendosi più piccolo di loro…
E così, nel mezzo del cammin della sua vita, Emanuele incontrò Teresa, la signorile Teresa, l’elegante Teresa, l’affabile Teresa.
Che potrebbe rispondere al suo amato Manu con le parole di Pablo Neruda: “Bacio a bacio percorro il tuo piccolo infinito, i tuoi margini, i tuoi fiumi, i tuoi villaggi minuscoli…”.
Per tutto questo una cinquantina di Napoletani si uniranno a un centinaio di Calabresi per “festeggiare” Emanuele e Teresa.
Tutto per Amore, la forza motrice del mondo, così come affermai dagli schermi di Italia 1 il 14 Novembre 1992 nella trasmissione “Uno mania”.
…E il matrimonio di Manu e Terry ti fa riflettere sul tempo che passa, avanza inesorabilmente (come cantano Maurizio Randelli-I Camaleonti-I Dik dik in “Come passa il tempo”): e ti vengono in mente tanti “flash” di momenti con Manu piccino, piccolo, nel giorno del suo Primo Incontro con Gesù Eucaristia, diplomato, laureato…
Ora Manu si sposa: come tanti laureati Meridionali, per trovare lavoro, è emigrato al Nord…
Certo, non sono più i tempi di Mario Merla in “’O treno do sole”: “…Ma chist’’è ‘o treno da malinconia, addò s’aspetta quacche galleria pè t’asciuttà ‘na lacrema ‘into scuro.”.
Sono, comunque, tempi in cui la “disoccupazione intellettuale meridionale” è ben più alta di quella del resto del Paese.
Ma non è questo il tema di queste mie (assai) modeste riflessioni…
E’ l’Amore di Manu e Terry di cui sto scrivendo; l’Amore di una coppia, come tante, di giovani che si uniscono in Matrimonio.
Alziamo i calici colmi di italico spumante ghiacciato ed auguriamo loro ogni bene!
Cin cin, auguri ragazzi, e figli sani e belli come Voi…
Spero che questa follia, questa pazzia che chiamano Amore possa essere il collante per un’unione duratura!
E se è vero che è la pazzia dell’Amore che fa “girare” il mondo, mi auguro che il vostro mondo possa “girare” e per sempre… (cit.: Tonino Scala).
Con la speranza che il vostro Amore veda nascere una Società a dimensione d’Uomo, dove i giovani non siano considerati dei rompiscatole, gli anziani non siano paragonati a pesi inutili, le donne abbiano gli stessi diritti degli uomini!
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