Giovane, ricca e nobile, Patrizia pare sia nata a Costantinopoli verso la seconda metà del secolo VII, essendo probabilmente discendente dell’Imperatore d’Oriente Costante II.
Cresciuta nel lusso, se ne distacca subito perchè avverte l’esigenza di vivere semplicemente, cercando di avvicinarsi al prossimo ovunque esso sia, obbedendo a quello spirito di solidarietà così vivo e profondo per cui si spingerà ad amare l’altro fino alla morte.
Una figura limpida, luminosa, alla pari di tante altre della Chiesa Cattolica, come, ad esempio, San Francesco d’Assisi.
A Napoli formò una Comunità di Preghiera e di assistenza spirituale e morale ai bisognosi per cui, alla sua morte, nasce spontanea una sincera e profonda venerazione del popolo napoletano. Dopo varie peripezie, le Suore “Patriziane” si installano nel famoso monastero femminile benedettino di Napoli, San Gregorio Armeno, dove si trasferiscono anche le spoglie mortali di Patrizia che la devozione popolare già invocava santa.
L’urna che conserva il corpo di Santa Patrizia è meta di pellegrinaggio ove i fedeli devotamente pregano. La Chiesa di San Gregorio Armeno, conosciuta dalla gente come Chiesa di Santa Patrizia, è stata da poco rimessa a nuovo: ora è di una bellezza barocca senza precedenti! Si resta a bocca perta dinnanzi a tanta Arte, così come l’intera struttura del Convento, visitabile con una preparatissima suora emiliana che funge da “guida”. Nella struttura sono ospitati ragazzi di “famiglie difficili”, seguiti con affetto dalle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia, che la gente ritiene comunemente siano ancora le Suore di San Patrizia, estintesi, perchè ne custodiscono con tanta venerazione le spoglie mortali.
Una visita alla Chiesa di San Gregorio Armeno o di Santa Patrizia, unitamente a quella del chiostro e dell’intero convento, è cosa che si consiglia caldamente a chi ama veramente l’arte e la bellezza della Città di Napoli!
EMILIO VITTOZZI
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