18 MAGGIO 2015 – “DOMUS ARS” CON TONINO SCALA E SALVATORE VOZZA

 “Ho visto un Partito che aveva già vinto le elezioni, senza fare nemmeno campagna elettorale, suicidarsi come solo lui sa fare, arrivando al punto di “elemosinare” candidati e firme. Ho visto una guerra interna senza precedenti, a colpi di tessere, ed un fuggi fuggi generale in cerca di un posto al sole. Ho visto il ritorno dei dinosauri, del partito dell’ASL e dei riciclati. Ho visto partiti scegliere i candidati e comporre liste all’ultimo minuto dopo aver avuto anni di tempo per programmare ed organizzarsi. Ho visto quelli di destra con quelli di sinistra e quelli di sinistra con quelli di destra. Ho visto i centristi-democristiani andare, come sempre, un po’ di qua e un po’ di là. Ho visto gli ambientalisti contrari all’inceneritore nelle liste di chi è favorevole e ha contribuito al disastro ambientale. Ho visto esponenti di associazioni cantare peste e corna dei vecchi politici salvo poi condividerne liste e coalizioni. Ho visto il “nuovo che avanza” comportarsi peggio della peggiore Democrazia Cristiana. Ho visto persone coinvolte in inchieste e citate dai pentiti di camorra dirigere da lontano i lavori come se nulla fosse accaduto in questi ultimi anni. In campo: portaborse, inquisiti, recidivi, conniventi, truffatori, sfruttatori, speculatori, affaristi, faccendieri, inquinatori, insabbiatori. C’è il Centro-Destra e il Centro-Sinistra/Destra… E poi c’è la Sinistra!”.

Con questa chiara e lucida analisi di Emilio Vittozzi è iniziato l’Incontro di Lunedì 18 maggio 2015 al “Domus Ars” di Via Santa Chiara a Napoli, a cui hanno partecipato Salvatore Parisi, Mario Coppeto, Gianfelice Imparato, Daniela Meritiero, Tonino Scala, Salvatore Vozza e decine e decine di persone.

Lavoro, scuola, legalità, trasporti, territorio, partecipazione: sono questi alcuni dei punti trattati nell’ora di discussione.

A tutti Emilio Vittozzi ha posto la stessa domanda: “Perché votare Sinistra al Lavoro e Salvatore Vozza Presidente e perché dare la preferenza a Tonino Scala?”.

Gli interventi sono stati spontanei, appassionati, coinvolgenti da parte di tutti i relatori sul palco dell’accogliente struttura, a cui lati era allestita un’interessante mostra di pittura e grafica.

Si è respirato, per una volta, l’atmosfera della Passione politica, dei ricordi, delle speranze, della rabbia: quella sana, ovviamente, quella che ti “fa mettere la faccia e il cuore” (Tonino Scala docet).-


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1 Commento

  1. Questo articolo cosi bello ha la stessa passione delle parole che ho ascoltato ieri sera. Parole sincere dette da persone vere vicine alla gente, oneste, libere. Ora posso scegliere e scelgo Tonino!!!!

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