Natale a Napoli è anche, forse soprattutto in verità,… Via San Gregorio Armeno, la zona dove esiste e prospera la famosa “arte del presepe”.
Chi legge queste riflessioni è invitato a fare una passeggiata possibilmente prima dell’8 dicembre: da quella data in poi, fino a Santo Stefano, è letteralmente impossibile camminare! Decine, centinaia, migliaia di persone, napoletane, italiane e straniere, ammirano le botteghe presepiali, dove sono esposte vere e proprie opere d’arte. Tutto artiginale, tutto fatto a mano, tutto “unica copia”, nel senso che non c’è un presepe uguale ad un altro, non c’è un pastore uguale ad un altro… Simili ma non uguali.
In quella zona si respira l’ “aria natalizia”, che porta il visitatore in un altro mondo, quello della “lieta novella”, seppur per un paio di ore ci si incanta ad osservare le varie strutture presepiali, i pastori, gli addobbi, tutte queste botteghe, tutte le stradine collaterali a Via San Gregorio Armeno.
Passeggiando per questa ormai famosa strada, non si può non visitare l’omonima chiesa, un tempo detta “Augustale” perchè collegava la Curia Basilicae Augustinianae con il decumanus inferior, costruita con il denaro della badessa Donna Giulia Caracciolo nel 1574 e terminata e consacrata nel 1579.
E’ una chiesa stupenda, barocca, ricca di opere veramente notevoli che lasciano senza fiato chi la osserva: Luca Giordano è fra i principali artisti presenti, unitamente a Silvestro Buono, Francanzano, De Maria, Niccolò Malinconico, Salvatore Buono, Dionisio Lazzari, Bernardino Lama, De Matteis.
In questa splendida chiesa si custodisce l’urna con il corpo di Santa Patrizia, invocata dalle donne che intendono generare un figlio: il 25 agosto si celebra solennemente, da secoli, tale santa molto popolare a Napoli e in Campania.
Il Canonico Celano, nel 1574, definisce questa chiesa “stanza di Paradiso in terra” e tale doveva apparire nei giorni festivi tra lo splendore degli arredi e degli argenti. Non c’è un solo punto dell’intera chiesa che non sia una vera e propria opera d’arte: le arcate, l’atrio, i pilastri, le cappelle, l’altare maggiore, il soffitto, tutto è da ammirare, tutto è una meraviglia!
L’invito, sincero, è di andare a fare una passeggiata in Via San Gregorio Armeno e di visitare la sopracitata chiesa : ne vale veramente la pena!
Parola di Emilio Vittozzi
L’invito, sincero, è di andare a fare una passeggiata in Via San Gregorio Armeno e di visitare la sopracitata chiesa : ne vale veramente la pena!
Parola di Emilio Vittozzi
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