A POMPEI, A POMPEI…

 

Non sono Alberto Angela e, quindi, non ho la sua professionalità in merito ma posso e voglio consigliare chi mi legge ad andare a visitare gli scavi di Pompei!

Una “full immersion” nella Cultura Mondiale: si gira nell’antica città fra turisti di ogni dove…

Le persone con difficoltà motorie e problemi cardiocircolatori sono invitate alla massima prudenza! Si raccomanda l’uso di scarpe comode in quanto l’area archeologica presenta irregolarità delle superfici di calpestio.

Tre sono gli ingressi: a Porta Marina (Via Villa dei Misteri), a Piazza Esedra (Piazza Porta Marina inferiore), a Piazza Anfiteatro (Piazza Immacolata).

Con la Circumvesuviana la fermata è a Pompei Villa dei Misteri (linea Napoli-Sorrento) o a Pompei Santuario (linea Napoli-Poggiomarino), entrambe assai vicine ad un ingresso degli scavi.

Per visitare (bene) gli scavi occorrono fra le 4 e 5 ore! Tutto, ma proprio tutto, è meritevole di essere visto ed ammirato…

Personalmente ho delle mie preferenze che consiglio a chi mi legge:

– Fullonica di Stephanus – ovverossia la lavanderia di Stephanus, il quale, cercando di sfuggire con gli ultimi incassi, morì durante l’eruzione del 79 d.C.;

– Casa del Criptoportico – un complesso con larario, triclinio, terme ed affreschi di pregevole fattura;

– Casa di Octavius Quartio – tipica abitazione dell’élite pompeiana poco prima dell’eruzione del Vesuvio;

– Casa delle Venere in conchiglia – struttura dedicata alla protettrice di Pompei, raffigurata completamente nuda con indosso solo un diadema sul capo e gioielli al collo, sui polsi e alle caviglie;

– Anfiteatro – costruito nel 70 a.C., poteva accogliere fino a 20.000 spettatori provenienti non solo da Pompei ma anche dalle città limitrofe. Nel 59 d.C. il tifo degli spettatori sfociò in una sanguinosa rissa fra Pompeiani e Nucerini, per cui il Senato di Roma decise di chiudere per dieci anni l’arena!;

– Casa del Fauno – una delle più grandi case di Pompei, estesa per circa 3.000 mq. con un maestoso portone ed un’eleganza in ogni suo aspetto, con una statua del satiro danzante al centro dell’impluvio;

– Casa del Forno – ovverossia il panificio, con un grande forno per la cottura dei pani e varie macine azionate da schiavi o asini;

– Foro – il centro della vita quotidiana della città con i principali edifici pubblici per l’amministrazione della giustizia, la gestione degli affari;

– Granai del Foro – ovverossia il mercato di frutta e verdura;

– Macellum – ovverossia il mercato di pesce e pollame;

– Terme Stabiane – tra le più antiche del mondo romano;

– Lupanare – ovverossia il bordello/casino con raffigurazioni erotiche che mostravano ai clienti le varie attività che si svolgevano in loco;

– Teatro Grande – dove si rappresentavano commedie e tragedie di tradizione greco-romana;

– Tempio di Iside – dedicato alla dea egizia dove si svolgevano funzioni in suo onore.

Quando il 24 agosto del 79 d.C. l’improvvisa eruzione del Vesuvio la seppellì di cenere e lapilli, Pompei si presentava come un cantiere ancora aperto, nel quale erano fusi elementi indigeni, etruschi e greci.-

Share this nice post:

Be the first to comment

Leave a Reply

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*