Le pietre ai margine delle strade non parlano, non possono parlare, ma guardano, annusano, respirano chi vive quel lembo di asfalto segnato dalla polvere. Sembrano eterne, son lì chissà da quanto tempo. Chissà chi avran visto… uomini, donne, bambini, animali, rettili, insetti. Chissà dov’erano prima, chissà quale madre roccia le ha partorite, sarà stato duro il distacco? Segnate dall’uomo e dal naturale corso della vita, quanti calci avranno avuto?
Questa sera vorrei ascoltarle. Vorrei sentire l’eco di quelle storie che le hanno attraversato di giorno, di notte, al caldo, al freddo, con la pioggia battente, con il sole cocente. Invece sono lì a nascondere nello scrigno vivo di materiale calcareo, segreti di ordinarie vite inaccessibili.
Mi chiedo: sarà dura la vita di una pietra?
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