SE NON ORA, QUANDO?

“Il tempo non si trattiene, la vita è un compito da fare che ci portiamo a casa. Quando uno guarda, già sono le 6 del pomeriggio; quando uno guarda, già è venerdì; quando uno guarda, già è finito il mese; quando uno guarda, già è finito l`anno; quando uno guarda, già sono passati 50 o 60 anni; quando uno guarda, perdiamo l`amore della nostra vita e adesso è tardi per tornare indietro…

Non smettere di fare qualcosa che ti piace per mancanza di tempo.

Bisogna eliminare il dopo…

dopo ti chiamo… dopo lo faccio… dopo lo dico… dopo io cambio…

Lasciamo tutto per dopo come se il dopo fosse il meglio perché non capiamo che dopo il caffè si raffredda, dopo la priorità cambia, dopo l`incanto si perde, dopo, presto si trasforma in tardi.

Dopo la malinconia passa, dopo le cose cambiano, dopo i figli crescono.

Non lasciare niente per dopo perché nell`attesa del dopo puoi perdere i migliori momenti, le migliori esperienze, i migliori amici, i migliori amori…..

Ricordati che il dopo può essere tardi, il giorno è oggi….”

 

Concordo totalmente su quanto sostiene Paola Vernasca, di professione Coach (ma non di compagini sportive!).

Letto e riletto quanto riportato sopra, sottoscrivo in pieno l’esaustiva affermazione.

L’affermo anch’io che, dopo un infarto, ho avuto anche un edema polmonare che ha costretto il Cardiochirurgo di turno ad installarmi un impianto di defibrillatore automatico bi ventricolare.

Ecco perché, come ha affermato un mio collega di lavoro, sembra che io “prenda a morsi la vita”…

Ho ancora voglia di leggere, di recensire libri, di vedere film, di presentare manifestazioni sportive-sociali-culturali, di confrontarmi con tutti, di osservare il mare di Via Caracciolo, il Vesuvio (ma non in fiamme!), il Centro Storico di Napoli con tutte le sue bellezze artistiche, una partita di calcio all’Inter Club Ottaviano, di fare pit-stop da “Montaditos 100” a Piazza Garibaldi a Napoli (dove Luigi accoglie i clienti con simpatica ed efficace professionalità!), di gustare una “pizza alla genovese” alla “Hostaria Mediterraneo”, una “pizza al ragù” da “Concettina ai Tre Santi”, un babà da “Mazz”, un gelato da “Leopoldo”.

Ecco perché cerco di reagire all’apatia generale di Socialità che vedo regnare dovunque…

Ecco perché non rispondo con sms agli sms ma con telefonate; non rispondo alle email con email ma con telefonate; rispondo ai generici inviti “Ci vediamo?” con “Fissiamo un appuntamento”; coltivo l’Amicizia con i vivi prima che diventino morti…

“Se non ora, quando?” era uno slogan femminista; lo faccio mio per rispetto alle battaglie delle Donne e perché “del doman non v’è certezza”…

“La vita è adesso” canta il Claudio Nazionale (Baglioni): si, la vita è adesso.

Sempre, comunque e dovunque.

 

EMILIO VITTOZZI

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