“Cosa c’è nella padella
mmm che profumino,
fai assaggiare un pezzettino?
ma che bontà, ma che bontà,
ma che cos’è questa robina qua,
ma che bontà, ma che bontà,
ma che gustino questa roba qua,
ma che bontà, ma che bontà,
ma che cos’è questa robina qua,
ma che bontà, ma che bontà,
ma che gustino questa roba qua”
cantava così, nel 1977, la “Divina” Mina nella canzone “Ma che bontà”.
E questo pezzo potrebbe essere il leit-motiv venerdì 19 aprile quando la “Pizzeria Isabella De Cham” compirà 1 anno…
In Via Arena alla Sanità n.27 sarà festa per la miglior pizzaiola dell’anno 2017, Isabella, e la sua equipe, tutta femminile (a parte il simpatico Kikkotto).
E’ proprio nel cuore della Sanità, il quartiere dell’indimenticabile Totò, “Principe della risata”, dove esiste lo stupendo Palazzo Spagnuolo, che operano Isabella (dinamicissima Titolare), Imma (autentica “Regina delle due sale”, Maestra del servizio), Francesca, Aurora, Debora, Susanna, Alessandra, Ilaria, Ludovica e il già citato Kikkotto, unico maschietto.
Superato il mercatino popolare del Borgo dei Vergini, attiguo alla nota “Pasticceria Poppella”, c’è un ambiente moderno ed elegante, in bianco e nero, dove la pizza è sottile, leggera, non unta, senza odore di olio: la “Pizzeria Isabella De Cham” ha 35 coperti ed offre ben 17 tipi di pizza fritta: tradizionali, classiche ed aperte.
Un servizio impeccabile, veloce ma non invadente con l’alter ego di Isabella al piano superiore, Imma, che coordina tutte le dinamicissime collaboratrici in sala, mentre la titolare è in cucina coadiuvata da altre attivissime ragazze.
Il menù è un vero e proprio attacco al peso corporeo, al diabete, ai transaminasi & affini: pizza completa, classica, marinara, diavola, Nonna Carmela, Mammina, Papino, Donna Isabella, Zio Paoletto, Zia Nuna, Fratemo, Nonno Peppe, Alessandrina, Immarella, Genovese, Deborina, Mavi…
La birra proposta è intitolata ad Isabella ed è bionda o rossa; i dolci finali sono un inno alla dolcezza!
Un avventore, al mio fianco, rivolgendosi alla compagna seduta a tavola con lui, termina il pranzo con un estasiato “…E mò posso pure murì!”, che è un’affermazione estremamente significativa.
Credo che sia un’affascinante location per festeggiare assunzioni e quiescenze, compleanni ed onomastici, diplomi e lauree, fidanzamenti e matrimoni, previo prenotazione allo 081-18639669; o più semplicemente per un pranzo e una cena fuori dall’ordinario, sinceramente “in”…
EMILIO VITTOZZI
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