No we Cienz

Alla fine m’aggio fatto fa ‘nata vota

#Giorno1 #Terra #Diariodiunasfida l’ennesima #sfida

Avevo deciso di non candidarmi. Volevo solo lavorare per la costruzione della lista, del progetto. E così ho fatto.

Sono stati mesi difficili ed emozionanti, ricchi di preoccupazioni e speranze. Un viaggio nelle cinque province. Tanti incontri, tante riunioni, poi le firme, le corse, provare a convincere uomini e donne a candidarsi per non morire di nonsipuotismo. Non è stato facile, ad agosto poi, con la gente al mare e con la paura del Covid.
Alla fine ci siamo riusciti. Tanta la stanchezza, tanta l’adrenalina.
Credo in questo progetto che avrà gambe per il futuro. In questo momento ha solo l’anima, la voglia di fare, di spaccare tutto, di capovolgere il sistema. E non è poca roba. Lavorerò per costruire le gambe. Proverò ad aiutare i tanti ragazzi e ragazze che si sono messi in gioco in questi lunghi e affascinanti mesi. La lista l’abbiamo presentata: 50 candidati in 5 province, come prevede la norma. Un candidato Presidente, Luca Saltalamacchia, matto come noi. Una co-presidente, la bella Stefania Fanelli, donna dall’animo sensibile sempre pronta a prendere e a dare mazzate, che è capolista.
Infine, ci sono anche io.

Le sfide non vanno governate, gestite, manovrate. Le sfide hanno bisogno di gambe, di capitani coraggiosi, di donne e uomini che credono in un sogno. Ho deciso di accettare la sfida e di compierla, non di gestirla.
Ai miei figli voglio insegnare la forza di non arrendersi. Voglio che credano nella potenza dei sogni che danno senso al nostro passaggio su questa #Terra. Voglio che non si pieghino al pensiero unico dominante e all’opportunismo dilagante.
Servono buoni esempi. Io sono in campo.

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