#Giorno5 – Rita la comunista non c’è più

 

Dopo una notte buia e tempestosa di pensieri, c’è il sole. Meno male. Quello che entra nelle case e ti dà il buon giorno. Il caffè caldo bollente lenisce pensieri accaldati da una notte che per fortuna è passata. Ho avuto per tutto il tempo davanti agli occhi Rodolfo, Rodolfo Ostrifate, un mio caro amico, ci conosciamo da sempre. Ha il covid, purtroppo, ieri ha scritto delle parole, una sorta di diario di giorni infami che per fortuna stanno passando. Parole che questa notte sono diventate immagini. Pugni nello stomaco. Ci si è messo poi, anche il giornale con un’intervista a Corrado, Corrado Gabriele altro caro amico che dice… sono stato ad un passo dall’oblio , ora voglio solo rivedere il mare. E lo guarderai amico mio il mare, certo che lo guarderai, presto.

Una notte di immagini che han scavato. Una notte in cui le parole di Ipazia Ruotolo, la figlia del compagno Francesco morto di Covid dette al tg3 di ieri risuonavano: “Combatteva per gli ultimi per gli abbandonati e lui è stato abbandonato…”

Per fortuna ci pensa una recensione a portare un po’ di buonumore. Quella di Carolinalatorre1982, che pur non conoscendo ringrazio di cuore, ha scritto questo:

A tutti è capitato di affrontare momenti difficili, momenti in cui la vita ti mette alla prova, o ti pone davanti degli ostacoli da superare. C’è chi è in grado di affrontare queste sfide con coraggio, chi tentenna ma non molla la strada della risalita e chi di fronte ad un principio di ostacolo si lascia travolgere e comincia a vedere tutto nero.

Le persone forti e sicure non sono necessariamente così perché hanno avuto una vita facile, con la strada spianata e senza nessun ostacolo all’orizzonte; esse hanno incontrato problemi come tutte le altre ma la differenza sta nel modo in cui hanno affrontato queste sfide. Ogni tanto capita di imbattersi in storie straordinarie di persone che, nonostante abbiano incontrato grandi difficoltà, sono riuscite a superare ostacoli che sarebbero sembrati insormontabili quasi a chiunque e a trasformare la loro debolezza in forza diventando un modello a cui ispirarsi e facendosi portatori di messaggi di coraggio e speranza.

La storia di Lello e Mario è davvero uno spaccato di vita da leggere per poter capire meglio alcune tematiche fondamentali molto delicate. Un vortice di emozioni  ti travolge e ti fa immergere nel profondo della storia. I due autori sono stati abili a scrivere un racconto che, seppur di fantasia, è ambientato in un luogo reale di Napoli, dove la vita non è tanto facile e sembra difficile veder  realizzare i propri sogni ed affrontano una tematica molto delicata e attuale.

Cos’è la NORMALITÀ?

La normalità è un fattore incredibilmente influenzato dall’aspetto culturale. Per cui, chi stabilisce che una cosa è normale? Dov’è scritto che un comportamento o un’azione è definita normale? Quali sono i confini tra il normale e l’anormale?

Lamù è un inno

»★«alla  ʟ҇ɪ҇ʙ҇ᴇ҇ʀ҇ᴛ҇a҇̀҇, ҇all’ ҇ᴀ҇ᴍ҇ᴏ҇ʀ҇ᴇ҇, ҇ ҇all’ᴀ҇ᴍ҇ɪ҇ᴄ҇ɪ҇ᴢ҇ɪ҇ᴀ҇ »★«

che abbatte ogni barriera in una Napoli di periferia autentica e sincera. Lo stile rude e con espressioni tipiche napoletane rendono tutto realistico.

Non voglio rivelare il contenuto del racconto per non rovinare la sorpresa, ma invito tutti a leggere Lamù senza ombra di dubbio.

Posto qui il link dove poterla leggere

https://libricarolina.wordpress.com/

Intanto a casa si sono svegliati tutti, mia moglie è già al lavoro, lezioni universitarie da casa. I miei figli sono impegnati con la Didattica a distanza. Il piccolo in cameretta, il grande in cucina la stanza più fredda al mattino. Sì, perché è l’unica vuote, quella che ha sempre la senchetella aperta per far entrare aria e… Giovanni, non appena mi vede entrare, vado a prendere la mia solita tazzina di caffè, mi dice: Papà mi riscaldi la stanza? Fai un po’ di brodo?

In questo periodo accendere i riscaldamenti non è cosa saggia, basta fare un po’ di brodo, mettere sul fuoco un po’ d’acqua con dentro sedano, carote, una cipolla di Montoro, una patata, che…riscalda la cucina e il cuore: si appannano pure i vetri.

Intanto mi giunge altra brutta notizia: Rita la comunista non c’è più. Un tuffo in un passato che da un lato mi emoziona dall’altro mi rattrista. Che bella la sua piccola grande storia di lotta, di vita, che si è incrociata con la storia di un Paese, il mio. Che bella la storia della mia comunità non solo politica, ma umana. Che la terra ti sia lieve compagna.

Che sia un buon giorno.

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