Quando le tipicità fanno l’amore con il limone procidano
di Tonino Scala
Cosa succede quando la cipolla ramata di Montoro fa l’amore con il marzaiolo di Procida con l’aiuto dei pizzaioli napoletani? La realtà culinaria diventa fiaba!
È accaduto a Procida, dopo la presentazione del progetto “Itinerari da Fiaba” dei comuni di Bracigliano, Montoro, Solofra, Contrada e Calvanico, un viaggio sinergico di cinque comuni attraverso la cultura, la tradizione, la cucina, i sentieri naturalistici intorno alle fiabe di Giambattista Basile che nel milleeseicento soggiornò in queste terre ricche di storia e di storie.
Dopo la presentazione istituzionale nella sala consiliare del comune Capitale della cultura, grazie ai pizzaioli procidani dell’Associazione pizzaioli napoletani e a Ignazio della pasticceria Roma della piccola isola, i prodotti tipici della terra di un territorio che propone un viaggio da fiaba che racchiude tutti i sensi, si sono incontrati, fondendosi, con quelli di Procida. Così, come potete vedere in foto, la cipolla ramata, pregiato bulbo di Montoro, grazie all’arte bianca e alla farina Caputo, si è sposata con il limone procidano, facendo gustare ai giornalisti e a coloro i quali hanno partecipato all’iniziativa, una pizza ramata con il sapore della Corricella.
Succede poi che il limone marzaiolo di Procida, limone che si raccoglie nel mese di marzo, unito al cipollotto, l’olio Evo, il peperoncino e la mentuccia grazie a Leonardo Costagliola l’assessore al turismo di Procida, diventano un’insalata delicata e deliziosa leggermente piccante che su una focaccia fatta con l’impasto della pizza diventa inebriante. Polifenoli a go go che esplodono e rinfrescano l’animo cupo di giorni freddi non solo per il clima, ma per i venti che arrivano dall’est.
Per concludere il famoso dolce procidano, la Lingua di bue, in questo giorno speciale fa visita alla ciliegia di Bracigliano, la famosa spernocchia, e alle nocciola Mortarella di Contrada e Giffoni di Calvanico diventando poesia.In preparazione un prodotto con castagne di serino dei boschi di Solofra.
La giornata ha visto tra l’altro anche il contributo sinergico dei ragazzi dell’alberghiero di Pozzuoli Lucio Petronio, grazie alla lungimiranza del dirigente scolastico Filippo Monaco.
Una giornata di contaminazione culturale e culinaria che fa bene al territorio campano.
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