Petricore

di Tonino Scala

 

Effluvio di pietra e linfa, di macigni che si alimentano.
Inalo odore, acre, di terra calda bagnata.
Dal cielo plumbeo l’acqua color argento scende possente e scivola sulle cose, sulle case, sulle pietre calde e assolate, sull’erba secca dal tempo.
L’essenza di fresco si disperde nell’aria e invade la casa.
Sensazioni sensazioni, sensazioni forti di una natura arida che trova refrigerio e che accarezza l’anima calda rifrescandola.
Resto ammaliato, incantato, stregato dalla forza che il mondo ha di rinascere: bastano due gocce d’acqua.
Guardo i giochi di un liquido appena sceso che riempie le fessure di una terra che cercava un po’ di pace: m’incanto!
L’odore pungente dell’argilla si confonde con quello dell’erba e della terra arsa dal sole di un agosto che ha tolto il respiro.
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