Give Back 11: la recensione di Emilio Vittozzi

Rucano – D’Errico – Cristofalo
“Give Back 11”
– Prefazione di Gianfelice Facchetti –
Urbone Publishing
€ 18.00

E’ un po’ il leit-motiv dei tifosi di una certa età: “Il Calcio è cambiato ed in peggio…”.
Certo una volta i giocatori erano tali perché Uomini; oggi sono “macchine da soldi”.
Personalmente ricordo un Carlo Muraro (140 partite e 39 gol nell’Inter in coppia con Alessandro “Spillo”
Altobelli) giocare a calciobalilla nella sede dell’Inter Club Napoli “dal Vesuvio con Amore”; pensarlo ora è
assolutamente da folli…
Ecco perché il libro di 191 pagine è la somma di 11 storie raccontate come piccoli esempi di come il seguito e la
popolarità dei giocatori possa essere messo al servizio di principi di cooperazione, responsabilità sociale e
sostenibilità.
“Give Back”: letteralmente “restituire”. E’ ciò che fa il giocatore che riconosce il successo e a volerne
condividere i frutti con la propria comunità di origine o con il mondo intero.
Hector Bellerin, Sara Gama, Sadio Manè, Mathieu Flamini, Morten Thorsby, Juan Mata, Marcus Rashford, Megan Rapinoe
sono 8 protagonisti del libro ma io, per ovvii motivo di tifo, ho letto, per prima le storie (che conoscevo) di
Astutillo Malgioglio (Premio Speciale dell’Inter Hall of Fame!), Javier Zanetti e Samuel Et’ò.
Di Malgioglio, “il pioniere”, ricordo in particolare che per rilasciarmi un’intervista per “Nero & Azzurro”,
il periodico dell’Inter Club Napoli “dal Vesuvio con Amore”, rifiutò di andare a fare una passeggiata a Via
Caracciolo a Napoli con Altobelli, Mandorlini, Baresi (l’Inter 1986/1987 di Mister Giovanni Trapattoni)!
Di Javier Zanetti si è detto di tutto come giocatore e come uomo: notissimo il suo impegno “por un piberio
integrado”, la sua associazione che tanto bene fa ai bambini più poveri dell’Argentina.
Così quello di Samuel Et’ò per quelli africani.
Il libro si fa piacevolmente leggere dalla prima all’ultima delle 191 pagine mettendo al corrente il lettore di 11
storie fuori dal comune, di cui i mass media o non ne hanno mai parlato o ne hanno parlato assai brevemente…
Consigliato da Emilio Vittozzi

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