“Il giovane Enrico”: il romanzo che riporta in vita un Berlinguer giovane e rivoluzionario

 

Nella sala stampa della Camera dei Deputati, il 21 gennaio 2025, una data dal forte valore simbolico, è stato presentato Il giovane Enrico, il romanzo scritto da Andrea De Simone e Tonino Scala, edito da Infiniti Mondi. La scelta del giorno, anniversario della fondazione del Partito Comunista d’Italia a Livorno nel 1921, non è stata casuale: un omaggio alla storia e a quei valori che hanno attraversato il Novecento italiano.

L’evento ha visto un’ampia partecipazione trasversale di esponenti politici e culturali. Tra i presenti, gli onorevoli Gaetano Amato (Movimento 5 Stelle), Catello Vitiello (Italia Viva), Franco Mari (Alleanza Verdi e Sinistra), Pino Bicchielli (Noi Moderati) e Antonio D’Alessio (Azione), oltre all’editore Gianfranco Nappi. Presenze che hanno sottolineato l’importanza del romanzo non solo come opera letteraria, ma come riflessione sui valori e sulle scelte politiche.

La presentazione è iniziata con un momento carico di emozione: Giulia Conte, attrice e regista, ha letto un brano del libro, immergendo i presenti nella narrazione. L’introduzione è stata affidata ad Andrea De Simone, che ha raccontato la genesi del progetto: l’idea di scrivere questo romanzo è nata quasi per caso, durante una serata con i figli scout, parlando di Enrico Berlinguer. La figura del Berlinguer giovane, quello delle prime scelte di vita e di campo, ha spinto gli autori a raccontare un lato spesso poco esplorato della sua storia.

Pietro Folena, che ha vissuto in prima persona l’esperienza politica con Berlinguer, ha parlato della forza delle scelte, ieri come oggi, richiamando i giovani all’importanza di decidere da che parte stare in un mondo sempre più complesso.

Profondo e personale l’intervento di Livia Turco, che ha raccontato il suo Enrico: un uomo capace di ascoltare, di creare empatia, soprattutto con le donne. Turco ha sottolineato l’aspetto umano di Berlinguer, un leader che sapeva costruire relazioni autentiche in politica.

Nicola Fratoianni ha offerto una riflessione politica attuale: “Per anni abbiamo celebrato l’idea di una politica ridotta a gestione del presente. Ma la politica vera, quella che trasformava, quella che faceva scegliere da che parte stare, è ciò che ci manca e ciò che dobbiamo recuperare.”

A concludere i lavori è stato Tonino Scala, che ha descritto un Berlinguer giovane, figlio di una famiglia benestante, ma capace di rompere con il percorso agiato a cui era destinato per scegliere la strada della politica, una scelta rivoluzionaria. La presentazione si è chiusa con un momento di grande intensità emotiva: Giulia Conte ha letto una lettera, frutto della fantasia degli autori, in cui il giovane Berlinguer scrive al padre per comunicargli la sua decisione di dedicarsi alla lotta politica.

Un evento che ha saputo unire emozione e riflessione, passato e presente, ricordando che la politica è fatta di scelte coraggiose. E che, come ieri, oggi siamo chiamati a scegliere da che parte stare.

 

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