Al Pascale è arrivato il freddo

Di Tonino Scala

Al Pascale è arrivato il freddo. Freddo, malinconia e voglia di vivere. Siamo arrivati come sempre prima delle sette, ma qui c’è già gente. Non ci sono solo quelli della provincia, ci sono anche napoletani, quelli che abitano in città. Mi sono accorto che alcuni ragazzi per far dormire qualche ora in più i loro cari, arrivano alle cinque. Prendono il numero poi aspettano che arrivi il genitore accompagnato da altro familiare e tornano casa a dormire. “Ma che tieni in questa busta?” – Dico a mia madre. “E sgagliuzze” – Dice. “Comme e sgagliuzze?” Rispondo stupito. “Sì, quella la signora Maria…quella di Cesa non sa che sono…non li ha mai provati… poverina”. In testa mia penso come è strana e bella la vita. Poverina non per la malattia…ma per lo sgagliuzzo sconosciuto! Intanto la fila cresce e anche l’ansia. Per fortuna una bella signora grossa e piena di vita con in testa un cappello di cotone fatto a mano con l’uncinetto, ad alta voce, esterna il suo pensiero: jamme chiane tanto ci vuole tempo per entrare in discoteca. Tranquilli ci aspettano. Tutti sorridono. Una signora mi offre un sursillo di caffè. Non so perché ma questa cosa mi ha messo di buon umore. Basta poco a volta. Nella mia testa la stanza della chemio oggi ha al posto del lavaggio, la stratosfera, la palla a specchi della discoteca. Al posto degli infermieri vedo Gonzalo protagonista del segreto e lo sgagliuzzo di mamma che diventa aperitivo. Vedo Gloria, Gloria Gaynor la regina della disco music che passa per le stanze. Canta Gloria, canta I Will Survive. Il tabellone luminoso dice che è il turno per entrare nella stanza degli amministrativi, è il primo passo prima della visita con il medico. Il tabellone mi chiama, entro, ma nella mia mente c’è I Will survive: Oh no, not I, I will survive. Oh, as long as I know how to love, I know I’ll stay alive I’ve got all my life to live. And I’ve got all my love to give and I’ll survive…