Sono 57 i Comuni inseriti nella lista dei territori da sottoporre allo screening sanitario, così come previsto nel decreto legge Terra dei Fuochi approvato al Senato in settimana. Nella lista non vedo Boscoreale. Disattenzione? Grave, fatto molto grave, dopo il peso, il carico di veleni di discariche abusive e “legali”.Con un provvedimento si è cancellato un pezzo di storia d’Italia, vero quella storia è tutta da dimenticare, ma non così. Non cassando l’incassabile.
Cava Sari, Cava Ranieri tutte le discariche a cielo aperto non ci sono più: passasse l’Angelo e dicesse Amen! Ma non è così. Nel 2012 un dossier che non aveva fondamenti scientifici costruito con il porta a porta da tre donne, sentenziava che intere famiglie erano state sterminate dallo stesso cancro. Morti premature e malattie rare. Leucemie fulminanti. Casi di meloblastoma, sarcoma, tumore alla pelle ed al colon. Un territorio battuto palmo a palmo da tre volontarie che visto il disinteresse generale crearono un aggiornatissimo registro delle vittime.
Entrarono nei condomini, bussarono alle porte degli appartamenti, parlarono con le persone malate e con i loro familiari, vincendo resistenze, pudori, dolori e lacrime. Da quell’inchiesta uscì strana e sospetta statistica: un numero impressionante di malattie tumorali, circa l’80 per cento delle 120 registrate dalle signore, concentrate in via Guastaferri, via Carlo Alberto, via Martiri d’Ungheria, via Cavour, via Leonardo da Vinci. Ovvero tra strade e traverse che hanno in comune una sola cosa: sono tutte molto vicine in linea d’aria a Cava Ranieri, un ex sito di stoccaggio rifiuti che il tempo e il degrado hanno trasformato in un laghetto di percolato puzzolente. In un caseggiato si è raggiunto un drammatico en plein: cinque appartamenti, ognuno con il suo caso di cancro. Potrebbe anche essere una coincidenza, i cittadini, che continuano ad essere vittime, non meritano questo abbandono.
Terzigno rientra nella lista dei Comuni sottoposti allo screening sanitario, il territorio di Boscoreale no, che pure di quelle discariche ha subito il danno. Nonostante inchieste, lotte, pozzi inquinati, si continua a non tener conto di una terra che merita rispetto. Intervenga subito il sindaco, la politica locale, regionale e nazionale. Abbandonare a se stesso un territorio, una terra che ancora ha i segni di un disastro ambientale e sanitario annunciato fa male e genera quella disaffezione che non fa male alla politica ma alla democrazia. Questo porta alla disamore, questa è mala politica.
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