Roberto Perrone, nato a Rapallo, è un giornalista del “Corriere della Sera”.
In passato ha pubblicato un romanzo che parla di calcio e non solo, “Zamora” – Garzanti Editore.
Un po’ come questo “Banana Football Club”, un libro che consiglio ai genitori che… hanno figlioli che giocano al calcio.
Un po’ come questo “Banana Football Club”, un libro che consiglio ai genitori che… hanno figlioli che giocano al calcio.
Anch’io, quando mio figlio Emanuele iniziava a tirare i primi calci ad un pallone, ho frequentato gli spalti di campetti di periferia, molto spesso parrocchiali.
E ho avuto modo di incontrare genitori alquanto furenti con i figli perché “non mettevano l’anima in quel che facevano”…
Genitori ambiziosi che vedevano nei loro figli potenziali campioni. O, più prosaicamente, “entrate di soldi in casa”…
E ho avuto modo di incontrare genitori alquanto furenti con i figli perché “non mettevano l’anima in quel che facevano”…
Genitori ambiziosi che vedevano nei loro figli potenziali campioni. O, più prosaicamente, “entrate di soldi in casa”…
Ho ascoltato urla beduine da signori in giacca e cravatta e signore in tailleur: “Spezzagli le gambe” urlato ad un ragazzino che giocava da difensore in difficoltà con la sgusciante ala avversaria; “Entra duro!” suggerito a gran voce ad un ragazzino che giocava alquanto “pulito”.
Pierpaolo Aldrighi-Ferretti, tredici anni, rampollo un po’ sovrappeso della “Milano bene”, viene spedito a giocare a calcio per… dimagrire e, al limite, per farsi amici: questo è l’intento di sua madre e della famiglia.
Il protagonista del libro scopre di essere un giocatore accettabile, assolutamente non un campione, capisce che cosa vuol dire lavorare in squadra e soprattutto fa amicizia con Nino, detto “Foglia morta”, ragazzino di periferia, l’unico della squadra a possedere un autentico talento.
Come il mitico Mario Corso, il “Mandrake” dell’Inter Euro-Mondiale degli anni 60, la “Roll Royce” numero 11 dell’Inter di Helenio Herrera.
Che c’è nel libro, unitamente a Roberto “Bobo” Boninsegna…
Il protagonista del libro scopre di essere un giocatore accettabile, assolutamente non un campione, capisce che cosa vuol dire lavorare in squadra e soprattutto fa amicizia con Nino, detto “Foglia morta”, ragazzino di periferia, l’unico della squadra a possedere un autentico talento.
Come il mitico Mario Corso, il “Mandrake” dell’Inter Euro-Mondiale degli anni 60, la “Roll Royce” numero 11 dell’Inter di Helenio Herrera.
Che c’è nel libro, unitamente a Roberto “Bobo” Boninsegna…
Un libro assai godibile, che permette anche di riflettere e, perché no?, parlare con i propri figli.-
ROBERTO PERRONE
“Banana Football Club”
(quando il calcio non è soltanto un gioco)
Fabbri Editore
(quando il calcio non è soltanto un gioco)
Fabbri Editore
€ 9.50
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