di Tonino Scala
Bella Ciao è divisiva.
Lo dice un sindaco leghista che la vieta nelle scuole.
Ha ragione.
È divisiva.
Divideva il Paese allora, lo divide ora.
Chi cantava questo canto simbolo della Resistenza nazifascista era dalla parte giusta. Chi non la cantava era dalla parte sbagliata: sosteneva la dittatura.
Oggi come ieri c’è chi è dalla parte giusta e chi rievoca la parte sbagliata sbagliando.
La canto, sempre. La conosco da sempre. Devo questa conoscenza alla mia maestra Anna Giardini che oggi non c’è più. Un giorno in terza elementare venne con un mangiadischi e ci fece conoscere e imparare questo canto di libertà. La ringrazierò sempre e per sempre. Giocando, cantando mi fece comprendere la Resistenza. Il giusto. La parte giusta.
Gli alberi per crescere bene han bisogno di tutori, di pezzi di legno dritti e forti che accompagnano la loro crescita.
W la Resistenza
W l’Anpi
E…io canto:
Una mattina mi son svegliato oh bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao…
Cantatela ai vostri bambini, è da piccoli che bisogna far comprendere qual è/era la parte giusta!
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