di Emilio Vittozzi
Una Festa di Compleanno per festeggiare i 61 anni di Giancarlo Siani…
Ma non è morto?
Fisicamente si, ma rimane vivo, ben vivo, nel cuore dei familiari, degli “Studenti contro la camorra”, di “Radio Siani”!
Cosicchè una gustosa torta con crema chaintally e fragoline di bosco, una bottiglia di spumante, una bottiglia di Coca-Cola, dei palloncini colorati e… “Buon Compleanno, Giancà!”.
Questo è stato l’augurio di quanti si sono radunati, seguendo il protocollo del Covid 19, dinnanzi la nuova sede de “il Mattino” al Centro Direzionale di Napoli, sabato 19 settembre, proprio in occasione del 61° anniversario di nascita di una delle tante, troppe, Vittime innocenti di camorra.
Si, una festa perché come rimarcato dagli Organizzatori, “Non muore mai chi si batte per la Verità”!
E Giancarlo è caduto proprio per la Verità, la Legalità, la Giustizia!!
Gli “Studenti contro la camorra”, in sintonia con “Radio Siani” e “il Mattino”, avevano lanciato il concorso “Giancarlo scriverebbe di…”, a cui hanno aderito persone di diversa età, sesso, estrazione sociale.
Oggi, dunque, Giancarlo avrebbe 61 anni: forse avrebbe qualche filo d’argento sulle tempie o forse sarebbe calvo come me ma sicuramente avrebbe lo stesso sorriso cancellato dalla raffica di camorra.
61 anni: l’età dei bilanci…
Ci si avvicina alla terza età, il fisico mostra gli inevitabili segni del tempo inesorabile (pancetta, rughe sotto gli occhi, capelli più radi e più chiari di prima…), si comincia ad intravedere il traguardo della propria attività lavorativa: insomma, è una tappa veramente fondamentale nella vita di un uomo.
Giancarlo Siani, più di vent’anni prima di “Gomorra” di Roberto Saviano, raccontò la malavita organizzata, non in un libro, ma su “il Mattino” che, in quel periodo, aveva una diverso taglio giornalistico…
Per questo fu ammazzato la sera del 23 settembre 1985…
Per tale motivo anch’io ho partecipato alla Nona Edizione dell’Evento “Buon Compleanno, Giancà!”, diligentemente organizzato dagli “Studenti contro la camorra” e da “Radio Siani” con Peppe, Jessica e Giuseppe fra i primi da citare…
Mi sono immaginato come avrebbe scritto della tragedia di Pasqualino Miele, ucciso da un proiettile camorristico il 6 novembre 1989, nella sua casa natale a Grumo Nevano.
Anch’io ho mangiato la torta (la mia diabetologa me lo permette una volta a settimana!), anch’io ho bevuto il freddo spumante dolce, anch’io ho urlato “Buon Compleanno, Giancà!”, al fianco del Direttore de “il Mattino”, Federico Monga, dell’On. Paolo Siani (fratello di Giancarlo), dell’On. Francesco Emilio Borrelli, degli “Studenti contro la camorra”, di “Radio Siani”.
Ed anch’io plaudo all’iniziativa di questi dinamici organizzatori, validi, preparati, in lotta per la costruzione di un mondo migliore.
Come agognava Giancarlo Siani…
EMILIO VITTOZZI
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