Di Emilio Vittozzi
Se dovessi raffigurare i giornalai e i librai di questi tempi li disegnerei in novelli don Chisciotte della Mancia (di Miguel de Cervantes) o Hiroo Onoda
(il militare giapponese noto perché dopo quasi 30 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1974, nella giungla sull’isola filippina di Lubang, venne arrestato perché si rifiutava di credere che la guerra fosse finita).
Pasquale Langella, neanche cinquant’anni, da oltre sette titolare di una libreria a Port’Alba, culla storica del mestiere, regno dei librai storici napoletani, don Chisciotte?
Pasquale Langella come Hiroo Onoda?
Si, perché, oramai, le edicole e le librerie stanno vivendo una grave e profonda crisi: i giornali non si vendono più, così come i libri…
E l’ignoranza avanza sovrana…
Il “combattente” Langella ha alle spalle anni ed anni (25!) di… ragazzo del bar, ragazzo della salumeria, ragazzo della pizzeria, ragazzo di libreria, fino a divenire ufficialmente “libraio indipendente” con una bottega in Via Port’Alba n.10.
Nessun “figlio d’Arte”: padre sarto, mamma casalinga…
Ma il “fuoco sacro” della lettura gli è venuto con una copia di “Cristo si è fermato ad Eboli” di Carlo Levi, regalatogli da un libraio “generoso”.
Il suo motto è di una lucidità incredibile :”Le piccole librerie vanno curate quando sono aperte, non commemorate quando chiudono!”…
“Nemico giurato” di Amazon, cura la sua libreria come un fioraio cura le sue piante, punto di riferimento e luogo di raccolta di affezionati clienti di ogni età, che con lui scambiano chiacchiere in piena libertà.
Dopo il buon successo di vendita e di critica di “Stupidario librario – dialoghi surreali con un libraio napoletano” (2017) e di “’O libraro” (2019), ri-torna ora con “Casomaicipenso”, nuovi dialoghi surreali, con prefazione di Pino Imperatore, scrittore umoristico fra i più noti in Italia.
Ho avuto il piacere, l’onere e l’onore di presentare libri del compianto Paolo del Vaglio (valentissimo Umorista grafico di fama nazionale), di Tonino Scala, Vladimir Luxuria, Benedetto Casillo, Gaetano Amato, Corrado Taranto, Gianni Simioli, Gianfelice Facchetti, Federico Jaselli Meazza, Ferdinando Kaiser, Carlo Fedele, Marco Pirone, Peppe Vitiello, Roberto Russo, Cinzia Perrone, Umberto de Gregorio: per questo qui immagino una location con tante sedie in circolo, con contorno di panini con la mortadella, taralli napoletani, birra fredda e caffè napoletano finale.
Perché? Ma perché “Casomaicipenso” è un libro che sa di Napoli, della sua variegata Cultura, della sua “filosofia spicciola”, del suo essere Città Metropolitana e borgo marinaro, con il cuore in mano e la pistola nell’altra (purtroppo…). Fra San Gennaro e ‘a Maronna, ‘o cuorno, ‘o scartellato, ‘o fierro ‘e cavallo, Diego Armando Maradona, sole-mare-pizza-mandolino…
Non voglio riportare nessuna battuta tratta da quest’ultima opera di Pasquale Langella, capitolata in “Teatro Port’Alba”, “Di tutto un po’”, “Stupidario telefonico”, “’O libraro furioso”, “Le massime di fil0sho”.
Non sono Sophia Loren ma, come lei, suggerisco “Accattatavillo!…
Pasquale Langella
“CASOMAICIPENSO”
Langella Edizioni
Febbraio 2020
€ 7,00
Leave a Reply