
di Tonino Scala
C’è una musica che risuona nel cuore quando un pezzo della nostra giovinezza si allontana, lasciandoci solo il profumo dolce dei ricordi. Oggi Eleonora Giorgi ci ha lasciato, e con lei se ne va un frammento di quel cinema che ha saputo raccontare la spensieratezza, l’ironia e la dolce malinconia di un’epoca irripetibile. Ma certe presenze restano impresse nella memoria collettiva, impalpabili eppure vivide, come la scia di un’estate che non finisce mai davvero.
Rivederla nel sequel di Sapore di mare è come sfogliare un album ingiallito dal tempo, in cui ogni immagine è un’emozione che torna a galla. La sua Tea Guerrazzi, bionda e radiosa, affascinante e ambiziosa, che poi si innamora di chi non tiene niente se non la meglio gioventù. Leggerezza di un’estate anni ’60, tra risate, amori giovanili e canzoni che ancora oggi fanno venire i brividi. C’era la magia di quelle vacanze infinite, il mare che brillava sotto il sole e la promessa che quei giorni sarebbero durati per sempre. Ma il tempo, si sa, ha il vizio di scorrere via, e quando la stagione finisce resta solo quel velo sottile di nostalgia, quella “celeste nostalgia” che ci accompagna ogni volta che risentiamo una canzone di allora.
Poi c’era Borotalco, il film che l’ha resa immortale. Eleonora Giorgi era qui in un altro tempo, in un’altra storia, ma con la stessa luce negli occhi. Una commedia dolceamara, di quelle che fanno sorridere e sognare, in cui la sua bellezza delicata e il suo talento regalavano emozioni autentiche. Al fianco di Carlo Verdone, in un racconto fatto di incertezze e speranze, ha saputo rendere indimenticabile il suo personaggio, Nadia Vandelli, una giovane donna indipendente, solare e affascinante, che lavora come venditrice porta a porta per una casa discografica.Una donna che tutti abbiamo amato, riconoscendoci nei suoi entusiasmi, nei suoi sogni un po’ confusi, nelle sue piccole rivoluzioni interiori.
E così, oggi che il sipario si chiude sulla sua vita, resta il suo cinema a raccontare chi era. Resta il suono di una canzone di Cocciante che accompagna la fine di una storia d’amore, di un’estate, di un’illusione. Ma forse non è davvero la fine: è solo l’inizio di una dolce memoria, di un battito nel cuore ogni volta che vedremo di nuovo la sua Tea mangiare una pizza su una spiaggia o la sua Nadia correre con la sua solita espressione sognante.
Perché Eleonora Giorgi non è solo un volto del passato. È quel tempo che abbiamo vissuto o che avremmo voluto vivere, è quel profumo di borotalco e salsedine, è quell’estate che non finisce mai. E finché il cinema continuerà a raccontarla, finché una canzone riaccenderà in noi quel brivido, resterà sempre qui, dentro di noi.
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