Prima di spiegare, in poche parole, questo “diario breve di un militante di sinistra”, è bene spiegare chi è l’Autore.
Vito Nocera, nato nel 1954 a Torre del Greco, è stato, nel 1977, tra i fondatori di Democrazia Proletaria (D.P.) e, nel 1991, di Rifondazione Comunista, sempre con importantissimi ruoli di primo piano. Ha scritto vari articoli e saggi, tra cui “La grande crisi di Napoli” e “Tra la politica e il conflitto”.
Quest’opera si divide in tre parti, in cui Nocera parla di Maradona e del Cardinale Sepe, di Giovanni Russo Spena e Mimmo Pinto, di Rosetta Russo Iervolino e Bassolino, di Bertinotti e Capanna, di Vera Lombardi e De Mita e di tanti e tanti personaggi della vita politica napoletana, campana e italiana.
Per ognuno di loro un titolo, un attributo, mai giudicante, piuttosto narrante. Una scrittura leggera, chiara, non astiosa ma particolarmente emozionante in quanto esaustiva e personale. L’Autore non disdegna di raccontarsi in piena libertà, citando situazioni ed emozioni passate, certamente, ma non dimenticate da chi scrive. E’, in definitiva, una vita che scorre, quella di Vito Nocera, con tutte le sue ansie, le sue aspettative, le sue idee, le sue emozioni. Ovviamente, la terza parte è quella più vicina a questi tempi e, quindi, i personaggi sono più noti di altri, anche per la loro presenza in video e giornali. Nelle 124 pagine si incontrano Nuova Sinistra Unita, Avanguardia Operaia, Lotta Continua, Partito Comunista Italiano, Democrazia Proletaria, Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia Libertà.
Quale sarà il futuro della sinistra italiana? Vito Nocera non lo dice ma anche lui è ancora a cercare qualcosa di nuovo, di costruttivo. Per una Società a dimensione umana, senza se e senza ma.
VITO NOCERA
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