di Tonino Scala
Era il 1989, avevo quindici anni e una vita davanti. Un motorino, un casco e le prime scoperte. Fu l’anno di Liberi Liberi, il mio album, quello che mi fece scoprire Vasco. Comprai la cassetta su una bancarella, Mixed by Erry ovvio, la consumai presto. Investivo in miei risparmi in pile, i walkman avevano bisogno di energia per vomitare parole.
“…è stata colpa mia, solo colpa mia accidenti all’ipocrisia, alla malinconia, alla noia che ci prende e che non va più via…”
Le mie domeniche lunatiche a zonzo alla ricerca di niente: avevo tutto. Me ne accorso solo ora però: che peccato!
Era il 1989, nell’aria c’era odore di cambiamento.
I Pink Floyd invadevano Piazza San Marco, gli studenti in Piazza Tienanmen facevano sentire la loro voce, a Berlino cadeva il muro, a Stoccarda il Napoli di Maradona ci regalava la Coppa Uefa.
Il mondo cambiava aspettando gli anni novanta. Nelle radio di periferia M’annammore e te di Nino D’Angelo si confondeva con The Best una canzone diventata l’inno di una generazione: la mia. A cantarla una donna senza tempo, piccola, con la minigonna di pelle e una voce che ti entrava e non usciva. Una canzone che anche se non la volevi sentire, ti arrivava. Era una cover, uscita l’anno prima senza aver avuto un grosso successo. Poi la voce di Tina e… The best o Simply the best come tutti la conoscono, è una canzone semplice, forte che ti fa venir voglia di salire su un tavolo e ballare. Un brano ironico, allegro, rock e nello stesso tempo dance. Sei semplicemente il migliore…Un messaggio d’amore banale se proprio vogliamo dire, ma talvolta anche le banalità aiutano a vivere.
“…You’re simply the best, better than all the rest, better than anyone anyone I ever met. I’m stuck on your heart…”
Buona giornata migliori 😉 e scusate se sono stato banale.
Leave a Reply