È la primma vera lenza di sole che entra in casa dopo un inverno freddo e gelido.
L’aria è calda, ci si tolgono i maglioni, si appendono i cappelli, le sciarpe negli armadi zeppi.
C’è aria nuova, la gente esce, i cani annusano l’erba ancora bagnata.
Si lavano le macchine con la speranza che non piova.
È la primma vera giornata di sole, meno male, si tolgono i piumoni e le coperte di flanella.
Si posano i pigiamoni di pile, si aprono le finestre.
Quanta luce, è la primma vera luce naturale, la casa prende aria, si aprono le tapparelle ingiallite, l’odore di lavanda e pino marino nei secchi delle massaie.
La gente è contenta, basta poco, siamo un popolo che si accontenta.
Le radio ricordano un Sanremo oramai lontano, le coperte prendono aria sui balconi arrugginiti.
I sorrisi a manica di camicia sono più belli, sanno di carciofi arrostiti e di fior d’arancio misto a zucchero cedro e grano: è il momento delle pastiere.
I raggi di sole riflettono sui fiori di pesco e di ciliegio, una lucertola attraversa la strada non ancora infuoca, un bambino apre una bustina Panini, è uscito Cavani, è contento gli brillano gli occhi … chissà se il Napoli ritornerà in Champions.
È la primma vera … speriamo non sia l’ultima!
Tonino Scala
Ultima? speriamo davvero di no,è l’unica cosa che consola questa vita difficile, sapere che prima o poi arriverà è primavera che fa rinascere anche quando si è a terra…uomini che esseri strani che siamo!