di Tonino Scala
È notte. Una notte come tante, dove i pensieri pesanti prendono il sopravvento, schiacciando ogni speranza di quiete.
È notte. Una notte dove un venticello fresco entra, ma non porta giovamento, solo un freddo che agita l’anima.
È notte. Una notte buia che rabbuia l’animo inquieto di chi non riesce a trovare pace, di chi è prigioniero delle proprie angosce.
È notte. Una notte che dura da tempo, troppo tempo. Una notte che non porta riposo, solo tormento e solitudine.
È notte. Una notte in cui le stelle sembrano spente, nascoste da nuvole nere di ricordi dolorosi.
È notte. Una notte che avvolge tutto in un silenzio assordante, rotto solo dai sospiri di un cuore ferito.
È notte. Una notte che sembra infinita, come un mare senza sponde, dove le onde dei pensieri continuano a infrangersi senza tregua.
È notte. Una notte che lascia il segno, che scava solchi profondi nell’anima, rendendo ogni minuto un’eternità di sofferenza.
È notte. Una notte che aspetta l’alba, ma l’alba sembra non voler arrivare. Un’alba che non può arrivare.
È notte. Una notte che lotta contro il giorno, sperando che la luce porti finalmente un po’ di sollievo.
È notte. Una notte che sogna di essere dimenticata, di essere solo un brutto ricordo.
È notte. Una notte che, nonostante tutto, spera ancora in un nuovo inizio, in una rinascita dalla cenere del dolore.
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