È scoppiato l’amore o è una sveltina estiva che potrà andare avanti solo per il piacere di governare? Governare? Per fare cosa? Con quale programma? Per alimentare l’antipolitica e far un favore a Grillo che sentitamente ringrazia. Troppi anni, troppi anni di rinunce, c’è un paese che ha bisogno di essere cambiato ed invece manca il coraggio. So che il momento è delicato. La fase politica necessita di riflessioni accurate prima di giudizi sommari, ma la cosa che vedo in campo è un inciucio che non può che far male al paese. Sel in questa storia che c’entra? Me lo chiedo da un po’ di tempo! Che c’entra con questo accordicchio! La casa che mi viene in mente subito sono le alleanze sui territori. L’UDC lascerà le giunte nelle regioni dove governa con il Pdl? Abbandonerà Cesaro? Abbandonerà Caldoro? Forse sarà quel Pdl a passare con l’Udc è la soluzione più semplice e più conveniente! Questo lo scenario che vedo e che mi preoccupa, e non poco. Mi sembra una cosa da prima repubblica , una cosa da bassa cucina. La politica dei forni che ha portato il paese a questo stato di cose. Un’asse tra i progressisti e i moderati, lascerebbe intendere che ex democristiani ed ex comunisti possano finalmente lavorare insieme per il bene della collettività. Poi, c’è l’ipotesi opposta. Che, a dire il vero, sembra la più credibile: non c’è bisogno di chissà quale spinta ideale per trovare un accordo che convenga alle parti. Un accordo che convenga alle parti, questa la storia vera. La solita storia e anche se non è il mio partito penso che sia la morte del Pd nato per intercettare i voti del centro non per essere fagocitato dal centro. Questa alleanza, con l’inserimento di Vendola poi, riporta drammaticamente indietro le lancette dell’orologio del centrosinistra. Lo riporta al 1996 e al 2006. Siamo davanti al classico schema dalemiano – che infatti non prevedeva la nascita del PD – che immagina una sinistra capace di andare al governo soltanto con l’appoggio del centromoderato. Con l’appoggio di un partito moderato, badate bene. Il PD invece aveva nel suo DNA la mission di conquistare e togliere quei voti all’UDC. Non sono convinto penso che Sel debba in tempi brevi convocare un congresso nazionale, un’assemblea vera la nostra missione non è portare a casa qualche deputato. Il nostro obiettivo è e resta quello di costruire la sinistra per cambiare il paese.
non me vogliano ma spero che il PD si dissolva come fumo…