Oggi ho conosciuto una bella persona semplice, genuina, umile e ricca. Nel leggere la sua storia nel libro “Impresa impossibile” di Corrado Formigli edito da Mondadori, che lui stesso mi ha regalato questa mattina, ho avuto la conferma di quello che avevo compreso nel sentirlo parlare ai ragazzi della scuola “Don Salvatore Vitale” di Lago Patria Giugliano in una delle 5 giornate contro la camorra di Giugliano . A dir la verità ero andato a trovarlo nel suo ristorante con due carissimi amici Celeste Napolitano e Enrico Napolitano, che conoscendo la mia passione culinaria (e si vede) e la mia venerazione per la parmigiana di melanzane, ottava meraviglia del mondo, mi portarono tempo fa nel suo tempio del gusto a Palma Campania, il suo ristorante “Era ora” . Vi assicuro che mangiare quella parmigiana nel boccacciello deliziosa, delicata, a dir poco sublime, è un’esperienza che chi ama il buon cibo non può non fare almeno una volta nella vita. A dir la verità non lo avevo riconosciuto e non solo perchè non era in tenuta da lavoro. Lo ricordavo fisicamente diverso, ha perso un bel po’ di chili mantenendo occhi vispi, sguardo onesto e fiero. Lui si definisce cuoco contadino e parla della nostra terra non come terra dei fuochi bensì come terra dei cuochi. La sua forza, le sue parole hanno incantato tanti ragazzi di una scuola in periferia, ma centro del mondo per la passione, la forza della preside e degli insegnati che lavorano quotidianamente in un territorio difficile. La sua parola contro la camorra è stata, ed è, quella dell’onestà, del lavoro, della rete dei contadini, dei lavoratori, quelli che sporcano le mani con terra. Quando l’ho definito eccellenza ha detto con una semplicità unica, che la sua è normalità ed proprio questa la sua forza. Lo chef Pietro Parisi è una bella persona e fa una parmigiana nel buccacciello che è una delizia. La lotta alla camorra non la si fa solo con le pistole, talvolta basta una parmigiana di melanzane!
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