Girando per la stupenda Napoli di questi tempi, dove il freddo dell’inverno ancora deve giungere, mi sono imbattuto in una significativa ed affascinante mostra di pittura e digital-art installata nel Complesso Monumentale di San Severo al Pendino in Via Duomo, a cura di Stefania Colizzi e Loretta Bartoli.
La Colizzi (Pittrice e Scultrice) e la Bartoli (Fotografia ed Arte digitale) hanno “omaggiato” la celebre poetessa milanese con lavori che non lasciano insensibili i visitatori.
Tutto questo su 30 opere della Merini realizzate negli anni 1949/2002.
Le due Artiste considerano Alda Merini una lingua tagliente, un graffio che brucia, parola vomitata dalle viscere dell’Io di cui si percepisce acre l’odore, incisiva con le sue parole, entrando nel midollo dell’esistenza tra realtà sofferte e vissute in prima persona.
Una mostra nata nel 2009 ma sviluppatasi dal 2010 ad oggi per un risultato veramente innegabile che, in definitiva, è una passeggiata nel mondo di Alda Merini vista dal punto di vista delle due Artiste napoletane.
Personalmente mi hanno colpito “La lotta dei galli” della Colizzi ed “Ardente” della Bartoli, senza nulla togliere alle altre opere esposte.
EMILIO VITTOZZI
Le poesie della Merini graffiano il cuore, stupende struggenti, cosi le vuoi ritrovare nelle opere delle artiste in mostra. Bella e particolare mostra.