Lo scorso 3 dicembre, mentre molti studenti erano a Roma a contestare l’approvazione del Jobs Act da parte del Governo Renzi, è comparsa sulla rampa delle scale che porta alle aule di Palazzo Giusso, frequentate ogni giorno da centinaia di studenti dell’Orientale che si recano a lezione, una grande scritta di circa un metro quadrato che rappresenta una croce celtica con un riferimento all’organizzazione studentesca LINK, paragonata all’A.Di.S.U., l’ente predisposto per il diritto allo studio, al centro di aspre polemiche a causa dei numerosi tagli imposti dalla regione Campania.
Il Coordinamento Universitario di LINK Orientale sostiene che “si tratta di un atto increscioso: la nostra organizzazione studentesca è da sempre autonoma ed indipendente alle logiche economicistiche e neoliberiste dell’A.Di.S.U. , alle quali ci siamo sempre opposti con forza. È deprecabile l’uso della croce celtica, simbolo della purezza della razza ariana e della supremazia occidentale, tanto cara ai giovani reazionari seguaci delle disumanizzanti idee fascista e nazista che evidentemente si nascondono nel nostro Ateneo, che non a caso si chiama “Orientale”. Non ci facciamo intimidire da questi atti che minano i principî di libertà ed uguaglianza che rappresentano gli ideali ispiratori della nostra azione”.
La scritta non è stata cancellata, LINK ne chiede l’immediata rimozione, la simbologia usata non lascia spazio a dubbi sulla matrice del gesto, e solleva un timore sulle possibili risposte estremiste che potrebbero nascere dal perdurare della crisi economica e sociale.
Sabato Danzilli
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