Grazie Nichi

Non so quale sarà il risultato delle primarie, ma a poche ore dal voto voglio ringraziare Nichi. Si, lo voglio ringraziare per averci regalato un sogno. Di averci fatto vedere l’I have a dream ,  quello di cambiare il nostro paese, perché per chi non l’avesse ancora capito, è possibile cambiare il nostro paese. È possibile cambiarlo nell’animo e nelle istituzioni. Ho incontrato in questi giorni tanti giovani, tante donne, paese su paese, circolo su circolo, piazze, non molte, piazzette tante… avevano tante cose in comune. Ringrazio Nichi per avermi fatto rivivere quei momenti che mi hanno spinto un bel po’ di anni fa a fare politica: la voglia di cambiare il mondo. “Voglio uno stato che non ficchi il naso nel mio cuor, che non sia il vigile urbano dei miei sentimenti, ma si occupi di politica industriale, di lavoro…” le tue parole Nichi, a piazza del Gesu’ Napoli, ancora rimbombano nella mia mente. Chi mi conosce sa che sono curioso, in questa campagna per le primarie  mi son soffermato a vedere gli occhi. I ragazzi che abbiamo incontrato avevano gli occhi di colore diverso, ma tutti uguali. Dentro c’era un sogno, la voglia di uscire dal guado, la voglia di ricostruire un paese, la voglia di farcela, di potercela fare. Ho visto senso di appartenenza, voglia di diventare comunità. Grazie Nichi, grazie per il tuo coraggio e per la carica che sei riuscito a trasmetterci. Siamo diventati tutti acchiappanuvole sogniamo e vogliamo guardare, vogliamo costruire, ad occhi aperti, un’Italia migliore. Grazie Nichi ti voglio veramente BBene. Con due B perché è un bene di pancia, non ragionato è una cosa che non controlli e che sale, sale, sale. Caro Nichi anche i miei due figli si sono appassionati hanno 10 e 8 anni, mi hanno seguito in qualche dibattito, mi hanno visto in qualche foto. Sono un po’ incavolati perché in questi giorni sono stato uccel di bosco. Volevano giocare, parlare, vedere qualche film, io invece li ho portati ad iniziative politiche, li ho quasi costretti a vedere trasmissioni televisive dove c’era il “Vendola pensiero” che è un po’ il nostro pensiero collettivo, mi hanno visto piangere quando dopo la tua assoluzione per non aver commesso il fatto, ti sei commosso. Hanno imparato a conoscerti anche se dicono ai loro amici che il loro papà conosce  Checco Zalone!  Grazie Nichi, grazie di cuore è proprio vero i sogni aiutano a vivere.

Grazie Nichi erano anni che non sognavo così e questo già mi basta.

E sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso…

Tonino Scala

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3 Commenti

  1. Scala, lei è contento come un bambino e mi viene difficile turbare con una critica il suo entusiasmo. Lei è fatto così, da quando era ragazzo e si entusiasmava per il vecchio Ingrao.
    Non se Vendola si sia assunto il compito di una mission impossible.
    Nichi ha una posizione entrista. Vorrebbe essere una specie di cavallo di Troia. Ma i Troiani erano mezzo addormentati e si fecero fregare. Al contrario i sostenitori dell’agenda Monti sono svegli. Renzi è il PD a volto scoperto, cioè un partito di zelanti neoconvertiti all’idelogia neoliberista. Napolitano e Monti ammoniscono a non derogare dalla linea del rigore. Insomma la rotta dev’essere quella tracciata da Monti. Vendola dovrebbe vincere e chiedere la riscrittura della Carta diIntenti.
    Ma forse non si è reso conto che forse nel gioco delle parti gli hanno assegnato il ruolo dell’affabulatore innocuo che si esprime con una retorica massimalista, come una edificante predica domenicale, che deve poi fatalmente arrendersi alla realtà dei vari Ichino et similia. Gli adulti che conoscono la prosa del mondo che ammoniscono l’adolescente della poesia del cuore. Vendola, secondo alcuni, ha il ruolo di coprire lo spazio a sinistra che deve rimanere il luogo della protesta educata e addomesticata con il sentimentalismo di tipo identitario.

  2. MAil dell’amico e compagno Emilio Vittozzi Domenica 25 Novembre 2012, chiamati a…

    E’ Domenica 25 Novembre. Sono le 7.00 e, con tutta calma, mi lavo e mi vesto per andare a votare per le Primarie del Centro-Sinistra. Si, vado a votare e voto Nichi Vendola! L’ho detto a viva voce e a telefono, l’ho scritto in varie e-mail, sms. Voto Vendola! Cosicchè alle 7,50 mi trovo già allo “Sporting Club” di Portici. Credevo di essere quasi solo ma non è così. Tanti Giovani, ma anche Anziani. In fila per votare. Sono il secondo a mettere la scheda nell’urna nel seggio dove c’è Michele Vanacore, dinamico Compagno del Circolo “Enrico Berlinguer” di SEL. Poi, con calma, mi avvio a prendere un filobus che mi conduca a Napoli. Voglio raggiungere Piazza Vittoria. C’è una manifestazione contro la violenza sulle Donne. Ci voglio essere come Uomo e come Compagno. Arrivo ed è desolante lo scenario. Tanta vitalità per le elezioni delle Primarie, tanta poca gente alla manifesta anti-violenza. Vado a lavoro, alle 12.00. Non è un bel momento per il Trasporto Pubblico Locale, nè, tantomeno, per la Circumvesuviana srl. Ogni giorno, all’Ufficio Relazioni con il Pubblico di Porta Nolana, decine e decine di giusti reclami. Che, però, a volte, molto spesso, per la verità, diventono verie e proprie aggressioni psicofisiche. E tutto questo per uno stipendio di 1300€ (a volte datoin due tranche!), maturato lavorando anche di Sabato e Domenica, di Mattina e Pomeriggio.
    Io voglio un mondo migliore! Un mondo dove l’Uomo sia al centro di tutto, con un Dio sopra tutto. Dove un Lavoratore prenda un giusto e dignitoso stipendio, senza dover essere percosso per colpe altrui. Facilmente intuibili, per la verità: Regione Campania e Dirigenza della Circumvesuviana srl. Volete spaccare la faccia a qualcuno? Recatevi a Santa Lucia o al Centro Direzionale, alla Regione Campania. O al 10° Piano della Direzione Aziendale. Ma non sputate in faccia la vostra giusta rabbia contro chi non ha colpe. Su Facebook circolano i compensi dei Dirigenti della Circumvesuvia, della Sepsa, della Metrocampania, dell’EAV Bus. Cifre folli per risultati scadentissimi. Ma solo in America i Manager che “falliscono” vannjo via con lo scatolo di cartone contenente la coppa, la bottiglia di liquore, il materiale di cancelleria?
    Dio ci benedica!

    EMILIO VITTOZZI

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