Fino a sabato 24 novembre prossimo è visitabile (ingresso gratuito) la mostra fotografica “I viaggi e i libri di Ernesto”, un’esposizione di foto inedite provenienti dagli archivi privati della Famiglia Guevara e dal Centro Studi “CelChe” di Rosario (in Argentina).
Nel complesso di San Domenico Maggiore nel Centro Storico di Napoli si respira un’aria strana, insolita, in quanto non c’è il “Che” rappresentato con il basco e la barba, immagine che tutto il mondo conosce, ma l’Ernesto intimo, culturale, familiare.
Infatti, questa mostra ha lo scopo di liberare dagli stereotipi la figura del “Che”, per farla conoscere in tutta la sua ricchezza e complessità, presentandolo come viaggiatore, intellettuale, amante della letteratura e della fotografia, suo rifugio durante i giorni delle crisi d’asma.
L’ampio salone ben si presta a siffatta operazione, certamente riuscita, come sottolineano i tanti presenti che visitano la mostra, con tanto di commenti fatti a bassa voce: “Ma quanto leggeva…”, “Era sempre in viaggio…”, “Non si risparmiava mai!…”, “La fratellanza con tutte le masse sfruttate…”.
A me, fra l’altro, è venuto da dire: “Che differenza con i vari Giovinardi, Formigoni, Bondi, Gasparri, Razzi, Scilipoti, ecc. ecc….”.
Insomma, una mostra che consiglio.-
EMILIO VITTOZZI
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