Dopo la morte di Franca Rame scrissi una ballata per ricordare una donna a me cara. Oggi mi arriva, via mail, una nota del figlio Jacopo per ringraziarmi. Lettera che voglio socializzare con voi:
Grazie
Non c’è regalo più grande e lussuoso di quello che noi abbiamo ricevuto in occasione della morte di mia madre.
Non ci sono soldi che possano comprare migliaia di abbracci, messaggi, segnali di affetto. Donne che hanno cantato, recitato, suonato, ballato, dipinto, vestite di rosso, persone che hanno avuto voglia di tracciare un segno in ricordo di Franca…
La solidarietà umana che mia madre ha dimostrato, insieme a tanti amici e amiche, non ha prodotto solo benefici materiali.
Soprattutto abbiamo costruito un modo di essere insieme agli altri, un sentimento di affinità e di intimità che è il fondamento di un mondo nuovo.
La politica parla troppo poco dei sentimenti ma noi viviamo di sentimenti.
E questo funerale ha avuto il valore di dieci cortei.
Qualcuno ha scritto che più che un funerale è stata una “festa”. Sembra strano dirlo ma credo proprio che sia così. Mia madre è riuscita a trasformare il suo funerale in una festa. Certo si piangeva, ma le emozioni erano talmente sincere, talmente belle e potenti, che questo funerale è diventato una celebrazione della vita.
Grazie veramente, di cuore, a nome tutta la mia famiglia.
E auguri per giornate bellissime, da vivere con passione.
Jacopo Fo
Vi ripropongo la ballata che scrissi:
Rame è il colore della libertà,
Rame è il sapore del coraggio,
Rame è donna che dice senza paura,
Rame è la fierezza di scendere in piazza,
Rame è bellezza, amore per la vita, per il bello,
Rame è l’impegno civile,
Rame è la negazione della violenza,
Rame è il teatro, quel mistero un po’ buffo tra un Dario ed un Fo,
Rame è la politica per passione,
Rame è la lotta per un mondo migliore,
Rame è Franca e lo sarà per sempre.
Tonino Scala
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