La continua ricerca della felicità

Napoli, una città di sotto, una città di sopra, una città sopra e sotto, una città sottosopra. De Luca, Erri, un figlio che riesce con i suoi scritti a sviscerarla, scavarla, portarla alla luce. Napoli, una città scavata nel tufo, scavata per gli Ebrei che si rifugiavano dall’ottusità, una città di ricca di grotte, una città di mare, una città d’amare. C’è tutto questo in “Il giorno prima della felicità”. Ci sono i vicoli, le storie, quelle narrate, quelle che si tramandano di bocca in bocca, c’è l’iniziazione di un ragazzo cresciuto senza padre da un senza padre. C’è la città vista da un palazzo, dai vetri di una portineria, c’è l’ironia, il gioco, la poesia, l’amore, c’è il sangue. Napoli ha sempre avuto un rapporto particolare con sangue quello versato in strada, quello del mistero di una santo ch’è città. In questo bel libro c’è la Napoli anni cinquanta del dopoguerra, con l’arrivo degli americani con la sua miseria, le sue miserie, con il contrabbando, la speranza di rinascere, l’arte di arrangiarsi, la sopravvivenza. C’è la Napoli monarchica e anarchica, una Napoli spagnola. Ci sono pietre, strade che trasudano amore e voglia di vivere nonostante tutto. C’è il vizio di leggere, sentire l’odore di pagine ingiallite già lette da altri. C’è la pazzia, la pazzia che si fa amore e c’è la felicità, ma anche e soprattutto il giorno prima della felicità. Don Gaetano è un portiere di un palazzo antico, in lui c’è la poetica, la scelta linguistica di De Luca, oserei dire che c’è Erri De Luca anche lui passato tra mille mestieri. In questo libro c’è la napoletanità che amo. Quella vera che è miscellanea di contrasti, quella lucente, buia, tetra, che ha a che fare con il sangue con la camorra che qui è ancora guapperia, ma c’è la speranza, la voglia di resistere di liberarsi così com’è accaduto con le quattro giornate, con la liberazione dal nazifascismo. Erri De Luca in questa poesia fatto romanzo fa emozionare, e ci fa scoprire che “ Il giorno prima della felicità,” è il giorno in cui tutto cambia e in cui, cercando la felicità , si cresce, si diventa uomini. Grazie Erri per l’ennesimo regalo.

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