La deriva sentimentale

Cos’è la zona cieca che da il titolo a questo bel libro di Chiara Gamberale? Semplice ciò che gli altri sanno di noi ma noi ignoriamo. In realtà il titolo fa riferimento ad uno schema inventato da due psicologi, Joseph Luft e Harry Ingham, chiamato la finestra di Johary. Un modo per separare due o più persone, un modo per dividere un campo d’azione in più parti: quello che io so di me, quello che io non so, quello che gli altri sanno di me e quello che non sanno. Un libro d’amore, amore che fa si rima con cuore, ma che qualche volta si trasforma in dramma esistenziale. Chiara Gamberale riesce in queste pagine a farci capire come sia complesso e quante sfaccettature ha l’amore. In questa storia ci racconta il tormento di Lidia, giovane e bella conduttrice della trasmissione radiofonica «Sentimentalisti anonimi». Lidia raccatta le intimità notturne, i timori e le speranze di un variopinto universo di anime solitarie, unite dalla comune fame di affetto. Lidia è innamorata di Lorenzo, scrittore «considerato una promessa importante della letteratura italiana contemporanea fin da quando aveva esordito». Lorenzo, quarant’anni, uscito a pezzi dal fallimento del suo matrimonio. Sfrattato persino dalla sua casa, dove adesso vive la ex moglie insieme alla sua nuova compagna, incinta di due gemelli dell’ex marito, un maestro di respirazione. Rotture tumultuose e coinvolgenti riavvicinamenti, bugie, tante bugie, Lorenzo è un bugiardo compulsivo, un mondo, il loro (Lidia e Lorenzo) che si confonde con quello esterno, quello della radio, quello della realtà: un universo in totale deriva sentimentale. Colpi di scena tanti uno dietro l’altro che fanno arrivare all’ultima pagina in modo leggero e curioso. Da leggere.

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